La legge di Bilancio approda in Commissione a Palazzo Madama. ll ministro dell'economia: "Maggioranza si concentri a difendere la finanziaria, anche per migliorarla". Renzi: "Bene la retromarcia"

Fibrillazioni, stoccate, attriti. Il governo di Giuseppe Conte ha cambiato colore, per metà, ma continua a non avere pace. E' il disturbatore Matteo Renzi a tenere sul filo l'esecutivo, mandando ogni giorno avvertimenti diversi, una volta sulle tasse, una volta mettendo in dubbio la guida di palazzo Chigi, infiammando a più riprese il dibattito politico, fuori e dentro la maggioranza di governo. Una situazione che merita il richiamo del titolare del Mef Gualtieri: "E' sorprendente che si approvi una manovra e poi la si critichi, questo non significa che non si possa migliorare". E po l'affondo: "L'opposizione non ha argomenti e sarebbe bene che la maggioranza si concentrasse a difendere questa manovra e naturalmente a lavorare insieme anche per migliorarla ulteriormente". Insomma non si può smontare di notte quello su cui di giorno si è costruito grazie al lavoro di tutti. Non è però una porta chiusa a eventuali "riflessioni" che il ministro è pronto ad aprire su temi come la tassazione delle auto aziendali e sulla plastic tax. "Dobbiamo ridurre l'utilizzo della plastica monouso, non posiamo prima applaudire i giovani in piazza per l'ambiente e poi non agire – aggiunge – Una misura che disincentiva è giusta, poi occorre rimodularla bene e sono pronto a discutere con gli operatori del settore". Una "retromarcia" che fa gongolare lo stesso Renzi: "Per 24 ore un fiume di polemiche contro di me. Ora retromarcia in corso sulle nuove tasse (plastica e auto aziendali) Bene! Apprezzo il buon senso del ministro Gualtieri. Per Italia Viva conta solo il risultato #NoTax".

Sull'imposta l'asse Pd-M5S sembra comunque tenere agli attacchi di Italia Viva. Il senatore toscano continua la sua battaglia sulle microtasse, sostenendo il grido d'allarme lanciato dal governatore dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. "Noi non siamo contro nessuno. Siamo solo contro l'aumento delle tasse – scrive l'ex premier sui social – Ieri contro l'aumento di IVA, cellulari e gasolio. Oggi contro l'aumento sulle auto aziendali e sulle nostre imprese. E noi non facciamo polemiche, ma proposte concrete su come evitare i microbalzelli. Sui giornali ci criticano ma in Parlamento ci daranno ragione e voteremo insieme contro le tasse, vedrete". La pressione è arrivata evidentemente fino a via XX Settembre, tanto che lo stesso Gualtieri, in un colloquio con Bonaccini, ha assicurato un tavolo sul tema, lasciando intendere che la tassa su bottiglie e tappi di plastica sarà "rimodulata". L'imposta comunque non sparirà dalla manovra, ma sarà solo rinviata per dare il tempo alle Regioni di organizzarsi. Proprio l'Emilia vanta un'industria per imballaggi fiorente con con 228 aziende (oltre un terzo delle imprese italiane del settore), quasi 17mila addetti ed un fatturato di 4,4 miliardi di euro pari al 61,9% del totale nazionale. Numeri che fanno della regione la "regina" del comparto packaging e su cui si potrebbe abbattare la scure della plastic tax (con l'ipotesi di ricadute negative per Pd e M5S anche sulle elezioni del 27 gennaio). Un compromesso che dovrà essere accolto da Luigi Di Maio, capo politico del M5S, e primo sponsor dell'imposta: "Il M5S la sua scelta l'ha fatta tanto tempo fa: difendere l'ambiente, introdurre nuovi meccanismi per rimettere la nostra economia su un binario più sostenibile e continuare a crescere".

Polemica chiusa? Per niente. Renzi continua a tenere alta la tensione, costringendo Nicola Zingaretti a un richiamo forte e chiaro: "Gioco di squadra, impegno per lo sviluppo e il lavoro, lotta alle disuguaglianze sociali, rivoluzione verde, scuola e formazione. L'Italia dalla maggioranza e dal governo si aspetta questo. Solo così si sconfigge la destra, dando risposte e speranza alle persone. Stop furbizie, ipocrisie, sgambetti, litigi, piccolezze. Ora è tempo di credibilità per ricostruire fiducia e speranza". Sul fronte opposizione invece non si placano le bordate dell'altro Matteo (Salvini), che ironizza: "A me piace la neve, speriamo che sia una buona stagione invernale per imprenditori e turisti della montagna, che non si inventino una tasse sulla neve…". E poi attacca il segretario Dem: "Al governo si stanno pestando come fabbri, Renzi contro Conte, Conte contro Renzi, Di Maio contro tutto il mondo. Zingaretti è scomparso, non ci sono sue notizie lo hanno visto con gli orsi…".

La legge di Bilancio approda in Senato, dopo l'ok della Ragioneria dello Stato e la firma del capo dello Stato, Sergio Mattarella. Oggi la presidenza di palazzo Madama vedrà sulla sua scrivania il testo della manovra del governo giallorosso, aprendo ufficialmente la sessione dedicata martedì pomeriggio con le consuete comunicazioni del presidente, che assegnerà alla commissione Bilancio la legge

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