Milano, 29 ott. (LaPresse) – "Un'amministrazione che si è dimostrata con tantissime difficoltà fin dall'inizio, mi aspettavo un aiuto dal M5S nazionale, mi aspettavo un 'salotto' dei big del Movimento che venisse qui, visto che Imola è il terzo Comune in Italia, ma poi è arrivata la doccia fredda, nel senso che sono andata a chiedere aiuto su varie questioni importanti", con "delle risposte abbastanza imbarazzanti". È con queste parole che la sindaca di Imola, Manuela Sangiorgi, spiega ai microfoni di 'èTv-Rete7' le ragioni della sua scelta di presentare le dimissioni dopo poco più di un anno di lavoro. "La situazione nazionale si ripercuote per forza anche su quella locale". Il Movimento 5 Stelle non esiste più – tuona -, cos'è questo trasformismo che c'è stato. Fino al giorno primo dicevamo al Pd 'mafioso', 'mafia capitale', 'manutencoop' e poi ci andiamo insieme? Ma con che faccia? Eppo abbiamo visto che bel progetto… un governo delle tasse. Per me è morto il M5S – ribadisce Sangiorgi -. Ma quando è morto Gianroberto Casaleggio ho visto l'inizio della fine, perché ho visto appropriarsi di ruoli apicali da persone senza né arte né parte e di fatti dopo un anno ci sono 6 milioni in meno. Le persone devono prendersi le proprie responsabilità, non si possono dare sempre e solo le colpe a Salvini", conclude.
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