Milano, 13 ago. (LaPresse) – "Devo tirare le orecchie al ministro dell'Interno ancora in carica, che ha detto di ricevere molte telefonate da alcuni colleghi senatori Cinquestelle, uno di questi sono io". Lo dice il portavoce M5S e presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra, mostrando i messaggi inviati al segretario leghista, dal 23 dicembre 2018 in poi, a cui – dice – "non ho mai ricevuto risposta". Il senatore pentastellato racconta poi che "lo scorso 7 agosto, approfittando che fosse solo, ai margini dell'aula, perché in certe cose ci vuole anche la dovuta riservatezza, gli ho chiesto 'ministro, quando mi vieni in commissione Antimafia, perché se non lo sai, è un preciso dovere costituzionale rapportati con noi, visto che predisponi piani di lotta alla mafia e alla criminalità organizzata'. Lui mi ha risposto – prosegue Morra – che 'non posso venire a rispondere di cose inventate'". L'esponente pentastellato, dopo aver ricordato che di lì a pochi giorni abbia aperto la crisi, conclude: "Matteo Salvini va dicendo in giro che alcuni miei colleghi cinquestelle lo starebbero cercando e lui risponde a tutti, peccato che non abbia risposto al presidente della commissione Antimafia. Io posso essere anche la persona più cretina del mondo, ma rappresento le istituzioni, come Salvini, che gira l'Italia facendosi chiamare 'Capitano' con felpe e uniformi, e poi al momento di metterci la faccia scompare o evapora. Ma quale 'Capitano', al massimo sei un 'capitone'".
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