Milano, 13 giu. (LaPresse) – "Una parte della magistratura sta fornendo un quadro desolante. Ci stiamo rendendo conto di ciò che sta accadendo? Il Csm (Consiglio superiore della magistratura) è l'organo di rilievo costituzionale che autogoverna la magistratura e che ha il compito di garantirne l'autonomia e l'indipendenza. Ebbene, cinque suoi membri sono stati pizzicati a parlare con Luca Lotti (renziano di ferro e imputato in un processo a Roma) e con Cosimo Ferri, altro parlamentare del Pd, della nomina del procuratore generale di Roma". Lo scrive su Facebook l'ex deputato M5S, Alessandro Di Battista. "'Si è determinato l’oggettivo risultato che la volontà di un imputato abbia contribuito alla scelta del futuro dirigente dell’ufficio di procura deputato a sostenere l’accusa nei suoi confronti'. Queste parole le ha scritte il procuratore generale della Cassazione, Riccardo Fuzio, nell'atto di incolpazione a carico dei magistrati del Csm che si stanno via via dimettendo. Ma Lotti e Ferri restano in parlamento e restano nel Pd, un partito marcio, ipocrita, il cui neo-segretario ricorda commosso Berlinguer ma non muove un dito per ripulire il suo partito dall'immoralità dilagante", aggiunge.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata