Per loro l'Anm ha chiesto le dimissioni, ma Magistratura Indipendente, gruppo a cui appartengono, ne richiede il reintegro. Morlini si dimette

Il procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio ha avviato un'azione disciplinare sui quattro consiglieri del Csm autosospesi a seguito dell'indagine di Perugia che li vede coinvolti anche se non penalmente indagati. Per i quattro togati, Gianluigi Morlini (ex Unicost), Corrado Cartoni, Antonio Lepre e Paolo Criscuoli, di Magistratura Indipendente, l'Associazione nazionale magistrati ha chiesto le dimissioni da Palazzo Marescialli. Mentre MI, in contrasto con la scelta del sindacato delle toghe, ne chiede il reintegro nell'Aula Bachelet. La vicenda ha aperto una crisi nell'Anm che ha convocato per domenica il direttivo per il rinnovo della giunta. 

Sul caso è intervenuto anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarell. Il Colle ha fattop sapere che il capo dello Stato non ha mai parlato di nomine di magistrati nè è mai intervenuto per esse. Inoltre che la presidenza della Repubblica non dispone di notizie su indagini giudiziarie e che dal Colle non sono uscite informazioni al riguardo. Gli interventi messi in atto sono stati di carattere generale, per richiamare il rispetto rigoroso dei criteri e delle regole preposte alle funzioni del Csm. Per quanto riguarda invece Luca Lotti, evidenziano dal Colle che l'ultimo incontro risale al 6 agosto 2018 quando è cessato dalla carica di ministro. 

Intanto si dimette dal Csm il consigliere togato Gianluigi Morlini: "Le dimissioni – scrive nella lettera di dimissioni inviata al vicepresidente del Csm David Ermini – sono l'unico modo per tutelare l'Istituzione, anche se, in questo momento davvero terribile, ritengo umiliante essere accomunato a chi ha fatto anche solo alcune delle cose che si leggono".

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata