Giornata di vertici per Giuseppe Conte. "Ho incontrato questa mattina, dapprima il vicepresidente Salvini e successivamente, il vicepresidente Di Maio. Con entrambi ho avuti lunghi colloqui, che hanno costituito l'occasione per scambiare alcune valutazioni sugli esiti dell'ultima consultazione elettorale, sulla nuova composizione del Parlamento europeo e sulle procedure di nomina nelle Istituzioni europee. Il confronto è stato serio e approfondito ed è servito a operare una ricognizione delle varie misure che tornano utili a rilanciare l'azione di governo", ha spiegato il premier in una nota.
"Ho chiesto a entrambi i vicepresidenti – ha continuato il presidente del Consiglio – di accelerare i confronti e le valutazioni che sono in atto nell'ambito di ciascuna forza politica, in modo da poter ripartire già nei prossimi giorni con chiarezza di intenti e determinazione di risultati". Negli incontro con i vicepremier "ho riassunto le varie iniziative e i vari provvedimenti che giudico assolutamente strategici per il bene del Paese".
Matteo Salvini aveva già commentato a sua volta l'incontro con il premier. "Con Conte – ha spiegato il leghista dopo il confronto – è andata bene, anche con lui abbiamo parlato delle cose da fare. Non conosco i contenuti del suo incontro con Di Maio, non mi permetto di commentare di scelte altrui. Io ho parlato di cose da fare. Sull'autonomia c'è sintonia, sul Dl sicurezza siamo pronti". "Dobbiamo puntare sulla crescita. Il lavoro dev'essere al centro. Ho detto a Conte che bisogna fare bene e fare in fretta".
Come è ovvio, alla luce del risultato delle Europee che ha visto il trionfo della Lega e il crollo dei 5 Stelle, la tensione nel governo è alta, tanto che ieri è andato in scena un botta e risposta a distanza tra il ministro dell'Interno e il premier. "Non mi permetto di commissariare nessuno, le uniche condizioni che pongo sono il rispetto del contratto di governo", ha affermato il vicepremier.
Questa la replica del presidente del Consiglio: "Non mi sento commissariato, bisogna riprendere le fila del dialogo nella maggioranza. E di riforma fiscale dobbiamo ancora iniziare a discuterne".
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