Roma, 5 feb. (LaPresse) – "Il requisito della residenza in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due consecutivi, è per noi inaccettabile per il profilo di incostituzionalità". Lo si legge nella memoria che i tre principali sindacati – Cigl, Cisl e Uil – hanno presentato questa mattina alla commissione Lavoro al Senato, che sta svolgendo una serie di audizioni su reddito di cittadinanza e quota 100.
Il requisito dei 10 anni di residenza, a parere dei sindacati, è "troppo vincolante nei confronti dei cittadini stranieri, iniquo verso l'intera platea di soggetti in condizione di bisogno, a partire dai senza dimora, ed escludente per i possibili 'emigrati di ritorno'", cioé gli italiani che decidono di rientrare dall'estero dopo diversi anni con residenza fuori dai confini nazionali.
Cgil, Cisl e Uil ritengono "necessario prevedere che i requisiti non entrino in contrasto con le normative comunitarie che regolano le prestazioni di simile natura".
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