Milano, 28 gen. (LaPresse) – "È una situazione molto delicata, perché c’è la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di un ministro su un atto che ha fatto in piena sintonia con il governo, anzi direi su mandato del governo e popolare. Se ci dovesse essere l’autorizzazione non dovrebbe essere l’unico sotto processo, ma tutto il governo. Io ho rimesso nelle mani di Salvini il mio mandato perché ritegno che sia giusto consolidare la sua difesa". Lo ha detto il ministro per la Famiglia, Lorenzo Fontana, in una intervista a 'Quarta Repubblica' in onda questa sera su Retequattro. "Oltre a questo – prosegue – bisogna chiedersi se non ci sia in atto un tentativo per fermare il cambiamento voluto da una larga maggioranza degli italiani". Alla domanda del giornalista che chiedeva se l’autorizzazione a procedere accordata dal Senato possa avere conseguenze sul contratto di governo, Fontana ha risposto: "Io penso che finché il governo resiste bisogna andare avanti con quello che c’è scritto sul contratto. È evidente che non favorirebbe l’adempimento del contratto. I 5S devono fare una riflessione seria, non è una richiesta a procedere su un presunto reato riguardante corruzione, ma di un presunto reato che riguarda un’azione politica voluta da questo governo", ha concluso Fontana.
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