"Chi non ha niente avrà almeno 780 euro. Una famiglia che non ha nulla avrà almeno 1300 euro". Luigi Di Mao apre la convention del M5S davanti a una platea nella quale sono stati invitati i giornalisti di tutte le testate, sul reddito di cittadinanza. Con lui anche il premier Giuseppe Conte, Alessandro Di Battista. "Buongiorno a tutti e benvenuti a quella che per noi è una festa sul reddito di cittadinanza e una rivoluzione per il mondo del lavoro italiano" sono state le prime parole del ministro del lavoro e Sviluppo Economico.
Gli ha fatto eco il premier : "E' stato un progetto corale che è nato da lontano e lo abbiamo portato avanti tutti con determinazione per tre ragioni. Una è che erano forti le condizioni del contratto; secondo eravamo tutti convinti di dover cambiare rotta alla politica economica e sociale: 5 milioni in condizioni di necessità significa che il governo ne deve prendere atto e non può pensare a perseguire crescita economica senza coniugarla a meccanismi di inclusione sociale. Il terzo motivo risale al 1948, l'articolo 4 della Costituzione impone allo Stato di creare le premesse perché il diritto al lavoro sia collettivo. L'articolo 3 richiama all'uguaglianza sostanziale: tutti devono essere messi in condizione di partecipare alla vita del Paese". "Anche il più bisognoso – ha aggiunto il premier – ha una dignità personale e nessuno la potrà mai togliere. C'è anche una dignità sociale, ma chi rimane escluso dal circuito produttivo e lavorativo difficilmente può rivendicare una dignità sociale".
Dalle marce al governo – "Abbiamo fatto tante marce Perugia Assisi in questi anni e abbiamo portato il reddito di cittadinanza al centro del dibattito quando nessuno ci credeva. Oggi siamo qui per festeggiarlo e spiegarlo, ma fatemi dire che si incastra in una serie di misure per le imprese già previste nella legge di Bilancio". ha proseguito Di Maio. Poi i dati di cui all'inizio: :"Il Reddito di cittadinanza e un percorso nuovo in cui lo Stato ti viene ad aiutare perché sei in difficoltà. In Italia oggi c'è chi non ha niente. Noi affermiamo un principio: chi non ha niente avrà almeno 780 euro. Una famiglia che non ha nulla avrà almeno 1300 euro".
Le carte – "Alle fine le carte ci sono, sono pronte, sono quelle che andranno a ricevere i destinatari del reddito di cittadinanza agli sportelli delle poste. La card sembra una normale poste pay ma è evoluta" ha detto Di Maio che ha aggiunto che non sarà distinguibile dalle normali card postali per evitare discriminazion e violazioni della privacy. Poi, il vicepremier ha affrontato la questione dei possibili "furbetti": "La platea che avrà diritto al reddito di cittadinanza è fatta, e io ci credo, nella stragrande maggioranza di persone per bene e proprio perché sono rimaste per bene che sono in difficoltà".
Autoimprenditorialità – "Noi vogliamo formare imprenditori – ha spiegato Di Maio -, spingere persone all'autoimprenditorialità, per questo abbiamo previsto la possibilità di prendere sei mesi di assegno per l'avvio dell'azienda. Crediamo tantissimo nel valore delle piccole e medie imprese italiane – continua – e lo facciamo con vari strumenti anche con reddito di cittadinanza vogliamo creare nuovi imprenditori".
Pensione di cittadinanza – "La pensione di cittadinanza interesserà 500.000 nonni italiani, a cui migliorerebbe un po' la qualità della vita, e che fanno parte di tutte quelle persone che in questi anni a volte ho incontrato anche alle mense dei poveri. Quando visitavo delle realtà di volontariato c'erano pensionati che non riuscivano neanche a mangiare fino alla fine del mese per la pensione minima – aggiunge – quelle persone sono nel nostro cuore e lo meritano".
Parisi presidente Anpal – "Domenico Parisi della Mississipi University è la persona che sarà fondamentale nei prossimi mesi perché sarà il capo dell'Anpal (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro), ha accettato di tornare in Italia e darci una mano". Di Maio ha anncunciato il cambio al vertice dell'agenzia. Parisi dovrà riorganizzare i centri per l'impiego. Nello stato del Mississippi, Parisi è stato artefice di una riforma fortemente puntata sulla tecnologia digitale che ha cambiato profondamente e positivamente la questione occupazionale nello Stato Usa.

