Cannabis, è scontro nel governo sulla liberalizzazione. Salvini: “Non passerà mai”

Alla Lega non piace la proposta presentata dal pentastellato Mantero per rendere legale l'autoproduzione e il consumo di marijuana

Dopo Migranti, Tav, trivelle, dl sicurezza, un nuovo fronte divide il governo giallo verde: quello della legalizzazione della cannabis. Dopo la proposta di legge del senatore M5s Matteo Mantero per la liberalizzazione dell'autoproduzione e dell'uso personale della marijuana, il leader della Lega Matteo Salvini alza un muro: "Non passerà mai e non è nel contratto di governo". 

La posizione del Carroccio non è nuova o inaspettata. E già il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana si era schierato apertamente contro la proposta normativa. Mantero però non si dà per vinto: "La notizia del ddl cannabis è sbarcata anche in Brasile. Manca solo più la Kamchatka e abbiamo raggiunto (quasi) tutti gli obiettivi. Detto questo conto di iniziare a parlarne in Parlamento il prima possibile, con buona pace di Fontana". Anche se, dopo le parole di Salvini, sarà più difficile portarlo avanti.

Centinaio – E il ministro dell'Agricoltura Marco Centinaio (che sarebbe certamente coinvolto in un eventuale provvedimento) si schiera immediatamente sdalla parte di Salvini. Il mantra è "Non è nel contratto": "Non perché l'ha detto Salvini, ma semplicemente perché tutte le volte che Gian Marco Centinaio esce dal contratto di governo si alza il collega dei 5 Stelle e dice 'non è nel contratto di governo', e quindi quello che dirò ai colleghi è 'non è nel contratto di governo'. Facciano un governo con qualcun altro". 

Le parole dell'associazione Coscioni – "Al Ministro Salvini che dice che la legalizzazione della cannabis non passerà mai" scrive l'ex senatore Radicale Marco Perduca dell'Associazione Luca Coscioni, "diciamo fatelo discutere e vediamo cosa accade. Siamo certi che molti sostenitori, ed eletti, della Lega, sono privatamente a favore, in politica occorre assumersi delle responsabilità, niente di meglio che discuterne liberamente e apertamente nelle sedi opportune".

"Noi abbiamo raccolto oltre 68mile firme per chiedere una regolamentazione legale della produzione, consumo e commercio della cannabis e per depenalizzare l'uso e detenzione di tutte le altre sostanze. Tutte misure che, tra le altre cose, aiuterebbero il lavoro di chi vuole garantire sicurezza anche attraverso la lotta alla criminalità organizzata. Il Parlamento ne discuta e vedremo quel che succede."