Come previsto, la legge di bilancio comincia il suo iter con un voto sull'esecutivo. Ora dovranno passare 24 ore. Il testo è quello modificato in Commissione senza i cambiamenti più importanti su reddito di cittadinanza e pensioni. Al Senato un maxiemendamento dovrà recepire l'eventuale intesa con l'Unione Europea

Voto di fiducia venerdì sera, ok finale entro sabato per rispettare il cronoprogramma dai tempi strettissimi e arrivare in Senato lunedì. È il calendario della manovra alla Camera, dopo l'inatteso ritorno in commissione. La blindatura del testo da parte del governo, invece, era scontata: dopo aver ormai deciso di intervenire in maniera sostanziale durante l'esame a palazzo Madama, anche perché per ora non c'è accordo né nell'esecutivo né con Bruxelles sulla ricetta per uscire dall'impasse e scansare la procedura di infrazione, i gialloverdi hanno ritenuto opportuno serrare le fila.

È successo al termine dell'ennesima giornata di caos: dopo l'approdo in aula tra le polemiche dell'opposizione, la legge di bilancio è tornata in commissione per il riesame di 18 commi e l'emendamento a firma Brunetta (FI) sulla convenzione a Radio Radicale. Mentre il governo si riuniva per un vertice a palazzo Chigi e teneva banco la discussione sull'ecotassa, la commissione ha approvato la proroga della convenzione a Radio Radicale per sei mesi, modificato le coperture del reddito di cittadinanza, pari a 6,7 miliardi per il 2019, 7 miliardi per il 2020, 2021 e 2022, 6,7 miliardi nel 2023 e di 7 miliardi "a decorrere dall'anno 2024" e risolto gli altri problemi formali. Pronti per il ritorno in aula, anzi no, perché la ripresa dei lavori è slittata ancora dalle 17.30 alle 18.30 per consentire di preparare le nuove copie dei testi da distribuire ai deputati.

Infine, l'attesa fiducia. Il voto sull'articolo 1 è previsto alle 17.30 con le dichiarazioni in aula alla Camera, alle 18.50 la prima chiamata il cui esito dovrebbe arrivare intorno alle 20.15. Non essendoci stato un accordo tra i gruppi si andrà avanti a oltranza fino alle 24, con le votazioni dall'articolo 2 al 19. La seduta riprenderà poi sabato mattina fino a conclusione dei lavori con l'esame dei 297 ordini del giorno, l'ok alla nota di variazione e il voto finale.

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