Il caso di Fredy Pacini riaccende il dibattito sul tema

Dopo un finale di 2018 scoppiettante tra provvedimenti last minute e mediazioni tra Lega e M5S, il Carroccio scalda già i motori in vista del nuovo anno. Il 'pretesto' è il caso di Fredy Pacini, il gommista del'Aretino indagato per eccesso di legittima difesa dopo ver ucciso a colpi di pistola un 29enne moldavo che si era introdotto nella sua ditta sfondando una finestra. "Secondo me non esiste l'eccesso di legittima difesa, se mi entri di notte in casa o nel negozio ho il diritto di difendermi, cancelleremo questo reato – è la difesa del ministro dell'Interno Matteo Salvini a 'Pomeriggio 5' – A inizio anno porteremo il testo in aula". Non è la prima volta che il leader della Lega 'surfa' su episodi di cronaca per rilanciare la sua azione politica, ma non bisogna dimenticare come il tema sia uno dei cavalli di battaglia del partito.

Prima di vedere una nuova normativa però servirà del tempo, perché al momento il disegno di legge sulla legittima difesa ha ricevuto solo l'ok del Senato, arrivato il 24 ottobre scorso. Il provvedimento dal canto suo è netto sin dall'articolo 1: "La difesa è sempre legittima, la proporzione tra difesa e offesa è sempre riconosciuta". I punti principali? Continueranno a svolgersi i processi contro chi, usando un'arma legittimamente detenuta, si difende in casa propria o sui posti di lavoro da una intrusione, ma ci saranno meno paletti per chiedere l'archiviazione del fascicolo.

L'altra grossa novità è contenuta all'articolo 2, che modifica di fatto l'articolo 55 del codice penale, che disciplinava l'eccesso colposo. Nel nuovo testo infatti si riconosce la legittima difesa a chi si trova in uno stato di "grave turbamento". Si allarga la sfera della non punibilità, visto che non sarà necessario che il ladro abbia un'arma in mano, basterà solo la minaccia di utilizzarla. Aumentano poi le pene per i rapinatori (e qui ogni riferimento al caso del gommista non sembra casuale). I ladri rischiano sino a un massimo di 4 anni di detenzione per la violazione di domicilio e fino a 7 anni per il furto.
 

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