Criticata la puntata andata in onda nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Domenica In al centro delle polemiche per la puntata andata in onda il 25 novembre. Nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Mara Venier avrebbe dovuto ospitare la madre di Sara Di Pietrantonio, vittima di femminicidio. Il blocco non è invece andato in onda. Tanto sarebbe bastato ad innescare le proteste, ma a questo si è aggiunta la controversa scelta del modo di presentare in studio l'ospite Renato Zero.
Il cantante, collegato da un altro studio e raffigurato al buio, con la voce contraffatta, ha finto di denunciare se stesso raccontando di sentirsi "sfruttato" dal suo celebre alter ego. Una modalità di intervista spesso riservata alle vittime di violenze, e che quindi è stata presa da molti come una insensibile ironia su un tema così delicato.
La decisione è stata duramente contestata dal Pd, che ha accusato la Venier di avere preso le distanze dalla campagna di sensibilizzazione lanciata dal Parlamento. La prima a rivolgere la critica è stata Enza Bruno Bossio, deputata del Pd: "Il governo del cambiamento in peggio colpisce e affonda anche la Rai. A dirlo sono i fatti osceni che hanno visto protagonista Rai 1 nella giornata di ieri dedicata al contrasto della violenza sulle donne. Prima la conduttrice di Domenica In, Mara Venier, prende le distanze da una campagna di sensibilizzazione lanciata dal Parlamento. Poi – ha aggiunto – non contenta, non solo cancella la storia di un terribile femminicidio – quello di Sara di Pietrantonio -, ma sponsorizza un teatrino indegno usando tutti i luoghi comuni per prendere in giro e ridicolizzare le denunce delle vittime di violenza. Mi chiedo dove sta la battaglia sulla sicurezza promessa dalla Lega. Perché questa è sicurezza anche se il carnefice è bianco. Mi chiedo dov'era la vicedirettrice De Santis e prossima direttore di rete mentre Mara Venier mandava in onda questa indecenza. Mi chiedo davvero che fine abbia fatto il servizio pubblico". Le ha fatto eco l'europarlamentare Pina Picierno: "Mi auguro che la nomina di un direttore donna a Rai1 non sia di sola facciata come temo. Il corso che ha preso il servizio pubblico nei confronti delle donne è pericoloso. E lo dimostra quanto accaduto ieri in diretta su Rai1 quando Mara Venier, già in aperta polemica con una campagna promossa dal Parlamento, ha ironizzato sul dramma della violenza contro le donne".
Secondo la Picierno il fatto è "doppiamente grave perché proprio il 25 novembre, giornata in cui si celebra in tutto il mondo la lotta alla violenza di genere, si é preferito cancellare la storia di una madre che ha visto morire la figlia per femminicidio per mettere in scena un teatrino imbarazzante. Questo non puó essere servizio pubblico. La Rai di Salvini e di questo governo giallo verde – prosegue Picierno – sia più rispettosa. Le donne muoiono e troppo spesso la violenza si nasconde in quelle mura dove entra la tv. Una tv pubblica che evidentemente non ha più chiara quale sia la sua vocazione".
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