Il candidato sconfessato da Di Maio per aver aperto al dialogo con i parenti dei mafiosi: "Sarò espulso dal Movimento ma non rinnego nulla"

A Corleone vince il centrodestra. Nicolò Nicolosi è stato eletto sindaco del Comune sciolto per mafia, con 3587 preferenze su 6613 voti espressi. Il candidato 76enne appoggiato dalla lista civica Nuova Luce era già stato primo cittadino di Corleone dal 2002 al 2007. Battuto il candidato M5S Maurizio Pascucci, sfiduciato dal capo politico Luigi Di Maio, che ne ha annunciato l'espulsione dal movimento, dopo la pubblicazione su Facebook di una foto che lo ritraeva al bar con il nipote di Bernardo Provenzano. Il pentastellato ha ottenuto 1830 voti. Si ferma a 1006 voti Salvatore Antonino Saporito, appoggiato da una lista civica di Centrosinistra.

"Sarò espulso dal Movimento 5 Stelle, ma il mio impegno a Corleone continua", dice a LaPresse Pascucci, parlando dello scontro con Di Maio. E tira dritto: "Non rinnego nulla, non ho nessun pentimento. Io e la mia squadra siamo ancora convinti che quell'argomento andava trattato, e non sarebbe stato corretto non affrontarlo per una manciata di voti".

Dopo la decisione di scomunica, "ho ricevuto solidarietà da tantissimi attivisti, parlamentari nessuno – spiega ancora Pascucci -. Probabilmente nell'organizzazione politica prevale il rispetto nei confronti del capo che prende le decisioni".

Per Pascucci "l'argomento andava trattato, a Corleone i parenti dei mafiosi vogliono rompere i rapporti con le famiglie di appartenenza e noi li aiuteremo ad uscire dalle loro gabbie". La scelta di affrontare il tema dell'apertura al dialogo con i parenti dei mafiosi "era stata condivisa in campagna elettorale con i parlamentari 5 Stelle del territorio e della commissione antimafia", conclude.

 

 

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