Di fronte ai continui richiami da Bruxelles, il premier sostiene che quella del governo M5S-Lega è la ricetta giusta per l'economia italiana. Salvini: "Moscovi per me è il nulla
"Se avessimo fatto la manovra come la volevano in Europa, non avremmo fatto l'interesse degli italiani, e saremmo caduti in recessione". Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, di fronte ai continui richiami da Bruxelles, sostiene che quella del governo M5S-Lega è la ricetta giusta per l'economia italiana. E se ne accorgeranno anche i commissari europei, argomenta il premier-avvocato. "Nelle prossime settimane porteremo delle riforme strutturali", spiega in tv, chiedendo "qualche settimana di tempo" per disegnare un quadro più rassicurante, anche per i mercati.
Ospite a 'DiMartedì' su La7, Conte quasi si tradisce quando ammette di tenere un occhio attento e preoccupato su indici, Btp e Borse. Non a caso, alla domanda su una che preferirebbe non fare, così risponde: "Lo spread, lo vorrei più basso". Anche perché, continua il presidente del Consiglio, "da quando ho assunto l'incarico di premier, è stato subito messo in chiaro che non c'è nessuna prospettiva di uscire dall'Europa o dall'Euro". Poi, adottando praticamente le stesse parole usate dal ministro dell'Economia a Bruxelles, Conte spiega che "man mano che spiegheremo la manovra, e faremo capire che la crescita è una prospettiva reale, vedrete che lo spread scenderà". Se poi il Pil non dovesse aumentare come previsto, "adotteremo misure di contenimento della spesa", ma "cum grano salis". Insomma, dietro quella che Conte chiama "la task force taglia-forbici" potrebbe nascondersi l'asso che il governo vuole giocarsi con Bruxelles.
Giancarlo Giorgetti, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, precisa comunque che non ci sarà una manovra-bis. "La manovra è una", dice ai giornalisti arrivando all'inaugurazione dell'Eicma, alla Fiera di Rho. E il vicepremier Matteo Salvini non rinuncia a lanciare nuovi strali contro Bruxelles: Moscovici, commissario Ue che chide proprio una nuova legge di Bilancio, "per me è il nulla", scandisce il leader del Carroccio.
Intanto, alla Camera, prende forma l'iter parlamentare della manovra. Dopo un'analisi preliminare, non sono state trovate norme che non potessero essere incluse, secondo la normativa contabile vigente. Quindi la Commissione Bilancio di Montecitorio, presieduta dal leghista , ha dato parere favorevole e ha messo a punto il calendario dei lavori. Tra la fine di questa settimana e l'inizio della prossima, Borghi e gli altri deputati della Commissione ascolteranno voci critiche, ma anche favorevoli, ai piani economici dell'esecutivo. Si inizierà venerdì mattina, con l'audizione dello stesso ministro dell'Economia Tria, cui seguiranno Banca d'Italia, Cnel e le tre principali sigle sindacali: Cgil, Cisl e Uil.
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