Roma, 31 ott (LaPresse) – La commissione Affari costituzionale del Senato ha approvato l'emendamento 9.600 sulla definizione di domanda reiterata in fatto di protezione internazionale avanzata dai migranti. La domanda reiterata è la domanda di protezione internazionale presentata in un qualsiasi Stato membro dopo il rigetto di un un'altra domanda precedente.

La Commissione prevede di considerare domanda reiterata anche quella che viene presentata non dopo un rigetto a seguito del suo esame, ma dopo che il richiedete abbia rinunciato alla domanda o l'abbia ritirata. Per fare un esempio pratico, si potrà verificare che un richiedente presenti una domanda, la ritiri e, magari a distanza di anni, la ripresenti. Questa, per la Commissione è una domanda reiterata. Il M5S ritiene invece che per considerare reiterata una domanda, essa debba essere basata sui medesimi elementi già oggetto di valutazione della domanda precedente per la quale è stata adottata una decisione definitiva. Per chi ritira consapevolmente una domanda, riteniamo giusto che la procedura d'esame si fermi, in modo che non continui, con le relative spese per gli Stati, un procedimento a cui neanche il richiedente è più interessato. Ma se, la stessa persona, dopo anni, vorrà ripresentare una domanda di protezione internazionale, è giusto, secondo i Cinquestelle, che venga considerata come una 'prima' domanda e che vada valutata nel merito, senza considerarla, quindi, 'domanda reiterata' da respingere. "Una tutela in più per i richiedenti e un costo in meno per gli Stati membri", secondo i pentastellati.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata