Assemblea nazionale probabilmente l'11 novembre. Cinque i nomi in corsa per la segreteria: Zingaretti, Richetti, Boccia, Damiano e Corallo. In forse Minniti e lo stesso segretario
Fase Martina ormai agli sgoccioli. Convocata per martedì dopo le 17 la segreteria del Pd, che ha all'ordine del giorno "le decisioni a seguito del Forum" di Milano. Nella sede del Nazareno è atteso l'annuncio delle dimissioni del segretario che poi invierà una lettera al presidente Matteo Orfini per la convocazione dell'assemblea nazionale per gli adempimenti conseguenti.
Sarà in quell'occasione – probabilmente domenica 11 novembre – che i mille eletti decideranno se eleggere un nuovo segretario o andare a congresso. Cinque i nomi per ora certi e due i 'sospesi'. Nicola Zingaretti – sostenuto da Dario Franceschini e Paolo Gentiloni – e Matteo Richetti hanno dichiarato di voler correre alle primarie. Candidati anche Francesco Boccia (da sempre vicino a Michele Emiliano), l'ex ministro Cesare Damiano e l'outsider Dario Corallo. Mentre si aspetta che il papabile candidato messo in campo da Matteo Renzi, l'ex ministro Marco Minniti, sciolga la riserva. Data possibile, il 6 novembre in occasione della presentazione del suo libro a Roma, oppure a Firenze. Oltre a loro, potrebbe decidere di ricandidarsi lo stesso Martina.Secondo quanto riferiscono alcuni parlamentari, a Milano la macchina a sostegno dell'attuale segretario si sarebbe già messa in moto.
Intanto la conferenza programmatica di Milano ha risvegliato le forze in campo. Con Carlo Calenda che rilancia il suo 'Fronte democratico' e invita il sindacalista Marco Bentivogli a farne parte. Questi però firma un appello insieme a tre professori di area cattolica – Leonardo Becchetti, Mauro Magatti e Alessandro Rosina – in cui invita a un risveglio della società civile contro il sovranismo: un impegno ancora lontano dal mettersi alla prova nell'agone politico. Va avanti parallelamente l'iniziativa di Renzi dei comitati civici, chiamati con il nome dell'ultima Leopolda 'Ritorno al futuro': quasi un passo oltre il Pd.
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