Ancora da sciogliere il nodo Tg1. Mercoledì la riunione del Cda
Vertice domenicale per i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio che a palazzo Chigi affrontano più di un tema, ma ufficialmente non quello che riguarda le nomine Rai. È lo stesso leader della Lega e titolare del Viminale a smentire e a dire, al termine della riunione, che "è una questione che stanno risolvendo, com'è giusto che sia, Salini e Foa". Insomma il nodo Tg1 non è stato sciolto neanche con l'ennesimo faccia a faccia. Per questo, fonti autorevoli, spiegano che i due leader avrebbero consegnato all'ad una rosa di nomi da cui pescare il futuro direttore del telegiornale nazionale.
Le pressioni in viale Mazzini sono tante e non solo aziendali, anche perché il Consiglio di amministrazione è dormiente da più di un mese e nella riunione di mercoledì dovrà affrontare non solo il nuovo pacchetto di nomine ai tg e alle reti, ma anche l'ordinario che rischia di diventare straordinario. Vero è che le nomine vengono proposte dall'amministratore delegato al Cda, in questo caso Fabrizio Salini, ma è anche indiscutibile che la politica non ne è del tutto tagliata fuori.
È proprio dal Tg1 che dipende l'assegnazione dei tg e delle reti, sempre con lo stesso schema, quello basato sull'alternanza, che ha contraddistinto l'assegnazione dei Ministeri nel governo giallo-verde. Unico punto fermo è che i nomi saranno scelti dal vivaio Rai, nessun esterno insomma sarà della squadra. A quanto si apprende da fonti qualificate, non ci sarebbe la disponibilità di Federica Sciarelli a guidare il Tg1, mentre sarebbe tentata dall'incarico per il Tg3 (al momento affidato a Luca Mazzà che potrebbe essere riconfermato con un passo indietro della conduttrice di 'Chi l' ha visto?'). Giuseppina Paterniti non sarebbe comunque fuori dai giochi, nei quali sarebbero state inserite delle carte coperte da cui pescare. Nomi importanti infatti rimarrebbero senza un posto: Monica Maggioni e Mario Orfeo, e poi gli uscenti dei tg. Per quanto riguarda Andrea Montanari, potrebbe tornare a seguire il Colle, dirigendo Rai Quirinale, mentre rumors vorrebbero Antonio Di Bella in trattativa con Mediaset, visto il prossimo pensionamento di Clemente Mimun.
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