Il segretario: "Una bella squadra plurale, unitaria e aperta al servizio del partito". Niente vicesegretario. Entrano anche gli orlandiani

Plurale, aperta e inclusiva come aveva promesso. La segreteria di Maurizio Martina rispecchia chi l'ha composta in questi giorni con pazienza, superando tutti gli ostacoli rappresentati dalle diverse sensibilità presenti nel partito. Alla fine ce l'ha fatta e l'organo che, insieme al segretario, reggerà il Pd fino alla conclusione del Congresso, è stato perfezionato. Nessun vicesegretario, ma un coordinatore: nel ruolo che è stato di Lorenzo Guerini ora siede il fedelissimo di Martina, Matteo Mauri, che insieme a lui ha cesellato la segreteria fino all'ultimo.

Questo è stato il prezzo da pagare per completare la squadra, praticamente pronta ma bloccata dal nodo 'vice'. In pole per quel ruolo c'era la senatrice Teresa Bellanova, entrata invece con la delega sul Mezzogiorno. Su Bellanova concordava un buona fetta del partito, ma da una parte della minoranza è stata considerata troppo vicina a Matteo Renzi, quindi ostativa. Non è un mistero che l'area di Andrea Orlando aveva posto come condizione per il suo ingresso in segreteria quello del "non accerchiamento". Tradotto: no ai renziani in ruoli apicali. E così è stato, tant'è che della 'squadra' di Martina fa parte anche Andrea Martella (Infrastrutture e Trasporti), un super orlandiano, escluso dalle liste elettorali del 4 marzo.

New entry e per così dire 'mascotte' della segreteria, è Pietro Barbieri, portavoce del Forum del terzo settore (e responsabile di questo in segreteria), che in passato si era pronunciato a favore delle linee guida del governo Renzi per la riforma del sociale. Entrano anche Francesco Boccia (area Michele Emiliano) che sarà responsabile del settore Imprese e Gianni Cuperlo (Riforme, alleanze, partecipazione). Ci sono poi Gianni Dal Moro all'organizzazione, Stella Bianchi (Agenda 2030 e sostenibilità), l'orifiamma Chiara Gribaudo (Lavoro), l'ex ministro Marianna Madia (Comunicazione), il renziano Tommaso Nannicini (Progetto partito e Forum nazionale), la franceschiniana Marina Sereni (diritto alla salute), Lia Quartapelle (Esteri e cooperazione), Mila Spicola (contrasto povertà educativa), Matteo Ricci (enti locali e autonomie). Partecipano per funzione, inoltre, i capigruppo di Camera e Senato, Graziano Delrio e Andrea Marcucci, il presidente dell'Assemblea Matteo Orfini, il referente dei segretari regionali Alessandro Alfieri. Piero Fassino continuerà a rappresentare il Pd nella Presidenza del Pse e a curare i rapporti con il gruppo europarlamentare e le organizzazioni della famiglia socialista.

Nei prossimi giorni verrano resi noti anche i nuovi responsabili tematici e dei dipartimenti nazionali. "Sono contento della nuova segreteria nazionale perché è una bella squadra plurale, unitaria e aperta al servizio del Pd – commenta a caldo il segretario Martina -. Sono grato a Pietro Barbieri in particolare per aver accettato questo impegno. Ora al lavoro tutto insieme nei territori per l'alternativa popolare a questo governo pericoloso per il Paese".

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