Il premier: "Va superato anche il criterio del Paese di primo arrivo". E assicura che il "governo parla con una voce sola"
Il governo "in Europa parla con una voce sola, ferma e risoluta". Lo ha assicurato il premier Giuseppe Conte, riferendo alla Camera in vista del consiglio europeo di giovedì e venerdì a Bruxelles, il cui tema principale sarà la spinosa questione migranti.
"La questione davvero importante – ha sottolineato il premier – è risolvere più efficacemente il problema dei movimenti primari, che comporta in modo pressoché automatico operare una drastica riduzione dei movimenti secondari, che preoccupa molti nostri partner europei". Ribadendo la necessità di superare il trattato di Dublino e riproponendo il piano in 10 punti oresentato domenica scorsa durante il mini summit convocato a Bruxelles dal presidente del Consiglio europeo Jean Claude Juncker: "Quello che proponiamo è una European multilevel strategy for migration, una proposta articolata e organica, che consenta all'Europa di uscire da una logica di gestione emergenziale e le consenta di confidare su una logica di gestione strutturale, da riconoscere come fondamentale per la tenuta stessa dell'Unione europea".
"Va superato anche il criterio del Paese di primo arrivo, anche questo non idoneo a gestire in modo adeguato i flussi migratori", ha proseguito il Conte. "Va affermato il principio che chi sbarca in Italia, ma anche in Spagna o a Malta, sbarca in Europa".
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