Il timore è che centrodestra e M5S-Lega vogliano fare cappotto, spartendosi come preferiscono Comitato per la sicurezza e Vigilanza Rai. Ma i dem sono pronti a dare battaglia

Sono ore convulse per i dem. Nel pallottolliere delle commissioni, il Pd rischia seriamente di vedersi sfilare anche la presidenza del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica che per legge spetta all'opposizione. Tra i leghisti sono sempre di più, anche se non tutti, quelli convinti che la poltrona debba andare a Fratelli d'Italia e, sottolineano alcuni senatori, in fondo basterebbero i numeri di Forza Italia e Fdi per evitare che la presidenza tocchi al Pd. Prassi vuole, infatti, che per le commissioni di vigilanza la maggioranza non voti. Il timore è però che il centrodestra e M5S-Lega vogliano fare cappotto, spartendosi come preferiscono Vigilanza Rai e Copasir, ed escludendo dai giochi i Dem.

Ma il Pd tiene il punto e mira a stringere un accordo politico interno all'opposizione. Diversi i contatti in queste ore con Forza Italia che a questo punto è diventata l'ago della bilancia. Per i Dem non ci sono dubbi: quell'incarico spetta all'opposizione e, con la modifica del regolamento del Senato, l'astensione non va più considerata pari al voto contrario.

Quindi Fratelli d'Italia – che sulla fiducia al Governo si è astenuta –  non fa parte dell'opposizione (a differenza del caso Stucchi, citato dai leghisti). Di conseguenza i partiti in gioco per le commissioni bicamerali di garanzia resterebbero Partito democratico, Forza Italia e Leu.

Questa mattina il candidato in pectore Lorenzo Guerini è comparso in Senato insieme a Matteo Renzi e al capogruppo Andrea Marcucci. E già martedì c'è stato un incontro fra l'ex segretario e il coordinatore della segreteria Dem. Fra i democratici c'è chi legge come un segnale politico – positivo – il fatto che la vicepresidenza della Camera sia andata al Fdi Rampelli, si tratterebbe della tanto attesa 'riconoscenza' nei confronti del partito di Giorgia Meloni che non ha ostacolato la formazione del governo. Ma vale anche l'interpretazione opposta, cioè una prima forma di accordo politico tra Fdi e Fi.

Se la situazione dovesse precipitare, il Pd è pronto a dare battaglia. Finché non ci sarà un accordo politico sul Copasir, i dem potrebbero non fornire i nomi per le commissioni di vigilanza, rallentando di fatto i lavori.

A quel punto resterebbero da riempire le caselle della Giunta per elezioni e della Giunta per le autorizzazioni di Montecitorio e della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari al Senato. Nel primo caso, secondo i dem, se tagliata fuori dalle altre cariche, potrebbe rientrare FdI e, nel secondo, Liberi e Uguali.

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