Il premier presenta il programma del contratto Lega-M5s. . "Avverto pesante responsabilità". Saluto a Mattarella. Poi la difesa del "populismo"

"Chiederò la fiducia non solo sul mio governo, ma su un progetto di cambiamento del Paese". Il premier Giuseppe Conte, esordisce così nel suo discorso al Senato per la fiducia al nuovo esecutivo. "Presentarsi oggi nel segno del cambiamento non è un'espressione retorica o propagandistica, ma una scelta fondata sulla necessità di aprirsi al vento nuovo che soffia da tempo nel Paese e che ha prodotto, all'esito delle elezioni politiche dello scorso 4 marzo, una geografia del consenso politico completamente inedita". E il premier è entrato nel merito delle accuse di populismo: "Le forze politiche che integrano la maggioranza di governo sono state accusate di essere 'populiste' e 'anti-sistema'' – ha detto – Sono formule linguistiche che ciascuno può declinare liberamente Se 'populismo' è l'attitudine della classe dirigente ad ascoltare i bisogni della gente – prendo spunto da riflessioni di Dostoevskij tratte dalle pagine di Puskin -, se 'anti-sistema' significa mirare a introdurre un nuovo sistema, che rimuova vecchi privilegi e incrostazioni di potere, ebbene queste forze politiche meritano entrambe queste qualificazioni".

Pochi minuti prima, il primo lungo applauso. Quando Conte ha detto: "Assumo questo compito con umiltà ma anche con determinazione, con la consapevolezza dei miei limiti ma anche con la passione e l'abnegazione di chi comprende il peso delle responsabiluità che gli sono affidate. Non sono mosso da nient'altro se non da spirito di servzio". E aveva rivolto un saluto al capo dello Stato: "Rivolgo un saluto al presidente della Repubblica che rappresenta l'unità nazionale e che ha accompagnato le fasi di formazione di questo governo". L'applauso più lungo con urla ritmate è arrivato quando Conte ha parlato di lotta alla corruzione.

Le priorità – "La prima preoccupazione del Governo saranno i diritti sociali, che nel corso degli ultimi anni sono stati progressivamente smantellati con i risultati che conosciamo: milioni di poveri, milioni di disoccupati, milioni di sofferenti".

Il business dell'immigrazione – "Cambia che metteremo fine al business dell'immigrazione, cresciuto a dismisura sotto il mantello di una finta solidarietà. ".

Il pilastri del cambiamento – "Il cambiamento non sarà solo nelle parole e nello stile, ma soprattutto nel metodo e nei contenuti. Dal punto di vista metodologico, la nostra iniziativa si articolerà su tre fronti. L'ascolto. Perché prima di tutto vengono i bisogni dei cittadini. In questo, ovviamente ci aiuteranno anche il Parlamento e i nuovi strumenti di democrazia diretta che il contratto si propone di introdurre. L'esecuzione. Vogliamo essere pragmatici. Se una norma, un ente o un istituto non funziona è giusto abolirlo, se funziona è giusto potenziarlo, se manca è giusto crearlo. Il controllo. I provvedimenti che adotteremo hanno degli obiettivi che devono essere raggiunti: saremo i primi a monitorare con severità e rigore la loro efficacia, intervenendo immediatamente con le necessarie correzioni. Ascolto, esecuzione, controllo. Saranno questi i tre pilastri dell'azione di governo, nel segno della piena trasparenza".

Cittadino qualsiasi – "Come è noto, non ho pregresse esperienze politiche. Sono un cittadino che, in virtù dell'esperienza di studio e professionale maturata, si è dichiarato disponibile, nel corso della campagna elettorale, ad assumere eventuali responsabilità di governo con una delle due forze politiche e, successivamente, ad accettare l'incarico di formare e dirigere il Governo, rendendosi anche garante dell'attuazione del 'Contratto per il Governo del cambiamento'. – ha detto Conte –  Sono profondamente onorato di poter offrire il mio impegno e le mie competenze per difendere gli interessi dei cittadini di questo meraviglioso Paese – aggiunge – Come già ho avuto modo di anticipare, mi propongo a Voi e – attraverso Voi – ai cittadini, come l'avvocato che tutelerà gli interessi del popolo italiano".

Europa casa nostra – "L'Europa è la nostra casa. Quale Paese fondatore abbiamo il pieno titolo di rivendicare un'Europa più forte e anche più equa, nella quale l'Unione economica e monetaria sia orientata a tutelare i bisogni dei cittadini, per bilanciare più efficacemente i princìpi di responsabilità e di solidarietà. In Europa verranno portati con forza questi temi per un adeguamento della sua governance, un adeguamento già al centro della riflessione e della discussione di tutti i paesi membri dell'Unione. Siamo ottimisti sul risultato di queste riflessioni e fiduciosi della nostra forza negoziale, perché siamo di fronte a una situazione in cui gli interessi dell'Italia, in questa fase della costruzione europea, coincidono con gli interessi generali dell'Europa e con l'obiettivo di prevenire un suo eventuale declino".

Il debito pubblico – C'è di nuovo che il debito pubblico lo vogliamo ridurre, ma vogliamo farlo con la crescita della nostra ricchezza, non con le misure di austerità che, negli ultimi anni, hanno contribuito a farlo lievitare".

Sanità – "Cambia che vogliamo rescindere il legame tra politica e sanità, per rendere quest'ultima finalmente efficiente su tutto il territorio nazionale".

Corruzione – "Cambia che combatteremo la corruzione con metodi innovativi come il "daspo" ai corrotti e con l'introduzione dell'agente sotto copertura."

Apertura alla Russia – "Intendiamo preliminarmente ribadire la convinta appartenenza del nostro Paese all'Alleanza atlantica, con gli Stati Uniti d'America quale alleato privilegiato. Ma attenzione, saremo fautori di una apertura alla Russia, che ha consolidato negli ultimi anni il suo ruolo internazionale in varie crisi geopolitiche. Ci faremo promotori di una revisione del sistema delle sanzioni, a partire da quelle che rischiano di mortificare la società civile russa".

Debito pubblico – "Il debito pubblico italiano è oggi pienamente sostenibile; va comunque perseguita la sua riduzione, ma in una prospettiva di crescita economica. La politica fiscale e di spesa pubblica dovrà essere orientata al perseguimento degli obiettivi richiamati di crescita stabile e sostenibile".

Privilegi della politica – "La lotta ai privilegi della politica e agli sprechi non è una questione meramente simbolica. Se i comuni cittadini affrontano quotidianamente mille difficoltà e umiliazioni perché non hanno un lavoro, hanno una pensione al di sotto della soglia della dignità, lavorano guadagnando un salario irrisorio, non è tollerabile che la classe politica non ne tragga le dovute conseguenze in ordine al proprio trattamento economico. Diversamente, si rompe il patto di fiducia dei cittadini nei confronti delle proprie istituzioni".

Tagli a pensioni d'oro e vitalizi – Occorre operare un taglio alle pensioni e ai vitalizi dei parlamentari, dei consiglieri regionali e dei dipendenti degli organi costituzionali, introducendo anche per essi il sistema previdenziale dei normali pensionati. Le cosiddette pensioni d'oro sono un altro esempio di ingiustificato privilegio che va contrastato. Interverremo sugli assegni superiori ai 5.000 euro netti mensili nella parte non coperta dai contributi versati. Opereremo risparmi in tutte le sedi possibili e sono convinto che ci ritaglieremo ampi margini di intervento e conseguiremo risultati significativi.".

Violenza sessuale – "Inaspriremo le pene per il reato di violenza sessuale oltre all'equo indennizzo a favore delle vittime. Assicureremo la 'certezza della pena' onde evitare che i cittadini onesti perdano fiducia nella giustizia.".

Mafie – "Contrasteremo con ogni mezzo le mafie, aggredendo le loro finanze, le loro economie e colpendo le reti di relazioni che consentono alle organizzazioni criminali di rendersi pervasive nell'ambito del tessuto socio-economico". Così il premier Giuseppe Conte in un passaggio lungamente applaudito – con tanto di coro – del suo discorso programmatico in Senato. Dai banchi sono partiti anche slogan: 'Fuori la mafia dallo Stato'. La presidente Casellati ha ripreso l'aula.

La carceri – Ove necessario, aumenteremo il numero di istituti penitenziari anche al fine di assicurare migliori condizioni alle persone detenute, ferma restando la funzione riabilitativa costituzionalmente prevista per la pena, che impone di individuare adeguati percorsi formativi e lavorativi".

Conflitto d'interesse – "Il conflitto di interessi è un tarlo che mina il nostro sistema economico-sociale fin nelle sue radici, e impedisce che il suo sviluppo avvenga nel rispetto della legalità e secondo le regole della libera competizione. Soggetti che sono istituzionalmente investiti dell'obiettivo di perseguire interessi collettivi, e che dovrebbero improntare le loro iniziative a una logica imparziale, in realtà, vengono sovente sorpresi a perseguire il proprio tornaconto personale" aggiunge Conte spiegando che "Rafforzeremo la normativa attuale in modo da estendere le ipotesi di conflitto fino a ricomprendervi qualsiasi utilità, anche indiretta, che l'agente possa ricavare dalla propria posizione o dalla propria iniziativa. Occorre rafforzare, inoltre, le garanzie e i presidi utili a prevenire l'insorgenza di potenziali conflitti di interesse".

Razzismo – "Non siamo e non saremo mai razzisti. Vogliamo che le procedure mirate all'accertamento dello status di rifugiato siano certe e veloci, anche al fine di garantire più efficacemente i loro diritti."

 

 

 

 

 

 

ECCO LA DIRETTA.

 

Domani, martedì 5 giugno sarà la volta del Senato: alle 12 le dichiarazioni programmatiche di Conte, poi la discussione generale e infine il voto alle 19.30, mentre la votazione alla Camera si terrà mercoledì 6 giugno, alle 17:40.

Ii numeri non dovrebbero essere un problema, ma resta un appuntamento importante perché, per la prima volta  il premier dovrà esporre il proprio programma di governo, basato sul contratto di programma tra Lega-M5s. Un vero e proprio 'battesimo' cui seguirà nel weekend quello internazionale, al G7 di Charlevoix, in Canada, l'8 e 9 giugno. A tal proposito, Conte ha incontrato il neoministro degli Esteri, Moavero Milanesi, per iniziare ad affrontare i dossier preparati dagli uffici di palazzo Chigi.

A Charlevoix Conte incontrerà per la prima volta alcuni dei suoi principali interlocutori internazionali, a partire dal vicino di casa, il presidente francese Emmanuel Macron, fino al leader Usa Donald Trump. In agenda sono già segnati per venerdì un bilaterale con il primo ministro del Regno Unito, Theresa May, e con la cancelliera tedesca Angela Merkel che il neopremier ha sentito telefonicamente dopo la sua nomina. La riunione dei sette peraltro non si preannuncia facile: sul tavolo c'è il tema dei dazi imposti dagli Usa nei confronti dell'Europa su acciaio e alluminio.

 

 

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