Il vicepresidente del Senato: "Chiediamo l'incarico al centrodestra. Altrimenti, sì all'esecutivo giallo-verde"

"Il nostro obiettivo resta chiaro e costante: vorremmo un programma di destra, riteniamo che il centrodestra abbia meritato l'incarico. Ma a questo punto sul piatto della bilancia viene a pesare l'attacco mediatico e finanziario contro l'Italia. Allora facciamo noi per primi un atto di onestà e sacrificio e diciamo che siamo pronti ad allargare questa maggioranza, un atto patriottico pur di dare un governo all'Italia". Ignazio La Russa torna subito a parlare di politica, pochi secondi dopo aver tolto la toga di avvocato, uscendo dal Palazzo di Giustizia di Milano dove ha tenuto la sua arringa in difesa di uno dei poliziotti accusati di omicidio preterintenzionale per la morte del manovale 43enne Giuseppe Uva, avvenuta a Varese nel giugno del 2008. "Sono in Corte d'Assise per un processo, qui siccome cambia tutto ogni venti minuti non vorrei fare dichiarazioni già superate", scherza il vicepresidente del Senato ed esponente di Fratelli d'Italia.

"Si stava arrivando inevitabilmente a votare sotto gli ombrelloni", rileva La Russa, "di fronte al pericolo e agli attacchi che ci stanno muovendo alcune centrali ben individuate. É la solita storia dello spread che si alza e del commissario Ue che attacca l'Italia, con i giornali tedeschi che dicono che siamo 'mangiapane a tradimento'". L'ipotesi di nuove elezioni rischiava di concretizzarsi "di fronte alla decisione del presidente della Repubblica di non arrivare comunque a una definizione in accordo con le forze politiche".

Ma per l'ex ministro della Difesa un immediato ritorno alle urne sarebbe dannosa perché "viene a pesare il periodo in cui si dovrebbe andare a votare, che non assicurerebbe un'alta partecipazione, con danno della democrazia". "Di fronte a questa drammatica situazione, votare sotto gli ombrelloni e sotto attacco mediatico e finanziario, bene ha fatto Giorgia Meloni a fare un appello al Colle perché scelga, dia un incarico, come noi chiediamo dall'inizio, a Salvini, e vediamo se il centrodestra poi i numeri li trova", ricorda La Russa, che esprime un parere positivo, pur con riserva, anche sull'appoggio a un governo Lega-M5S proposto dalla leader di Fdi. "Se proprio il Quirinale non ritiene di dare l'incarico al centrodestra, una maggioranza comunque si era manifestata e noi, di fronte al pericolo per l'Italia, essendo un partito di patrioti, anteponiamo questo sentimento alle nostre valutazioni, che comunque erano critiche verso il programma concordato da Lega e M5S".

Se per Fdi c'è molto da eccepire sul contratto del 'governo del cambiamento', "siamo altrettanto critici nei confronti della decisione di Mattarella" di mettere il veto sul nome dell'economista Paolo Savona come ministro dell'Economia, facendo naufragare il governo di Giuseppe Conte. "Da questa posizione di terzietà, per spirito patriottico, abbiamo detto che siamo pronti a rendere più larga la maggiorana di questa coalizione giallo-verde, o a stelle, o come la vogliamo chiamare".

Quanto potrebbe durare un governo Lega-M5S-Fdi? "Questo si vedrà. Magari basterà andare a votare in autunno, o si vedrà che fine fa questa maggioranza", spiega La Russa. Che assicura che il suo partito non ha mai discusso di ruoli nell'esecutivo. "Non ne abbiamo parlato. C'è chi prima di dire 'appoggio la maggioranza' vuol sapere quanti posti o se ha i posti, noi abbiamo fatto esattamente il contrario", evidenzia, "e visto che siamo in Tribunale e ho fatto l'avvocato ricordo la massima latina: 'inaudita altera parte', cioè senza aver parlato con gli altri, abbiamo detto 'vi diamo una mano', senza contrattare posti né poltrone. Poi le modalità per dare una mano possono venire dopo".

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