Adriano Galliani abbandona Mediaset e sposa l'avventura parlamentare. Il fedelissimo di Silvio Berlusconi, ex dirigente del Milan, ha presentato le sue dimissione lo scorso 24 gennaio dalla carica di presidente di Mediaset Premium, perché il ruolo ricoperto, rivelano fonti vicine a Galliani, è "incompatibile per una eventuale candidatura", che Forza Italia avrebbe previsto in Senato.
Nello scacchiere delle liste azzurre infatti Galliani, imprenditore, dirigente sportivo e manager, dovrebbe essere candidato in Lombardia, per un seggio blidatissimo a palazzo Madama. Rumors degli scorsi giorni quotavano l'ormai ex numero uno di Mediaset come possibile ministro dello Sport in un eventuale governo a guida centrodestra.
Lascia il giornalismo per un posto sicuro in Parlamento anche Tommaso Cerno, condirettore di Repubblica, che sarà candidato per il Pd alle prossime elezioni politiche. "Mi chiedono: ma ti candidi? Come fossi il primo italiano che sceglie di portare le sue battaglie culturali, dai diritti civili alla libertà di pensiero, dove possono diventare realtà – scrive su Twitter – È una scelta di vita, personale, combattuta. Ringrazio Repubblica per tutto ciò che mi ha dato".
Le liste di tutte i partiti questa volta saranno davvero ricche di uomini, lontani dai palazzi della politica. Prima di Galliani e Cerno, anche Gianluigi Paragone, ex conduttore di La Gabbia su La7, ed Emilio Carelli, il primo direttore di SkyTg24, hanno abbandonato il lavoro di una vita per schierarsi con il Movimento 5 Stelle. Lascia la direzione del settimanale di Panorama, Giorgio Mulè, voluto da Berlusconi in Sicilia nelle liste di Forza Italia.