Rinuncia "per motivi personali" alla candidatura alla Regione: "Ma resto a disposizione". In campo l'ex sindaco di Varese

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha confermato durante la riunione di Giunta che non si candiderà alle regionali "per motivi personali". " Confermo che non mi ricandiderò alla guida della Regione Lombardia – ha detto Maroni – è una decisione che ho preso in piena autonomia, personale, che ho condiviso con il segretario Salvini e Silvio Berlusconi tempo fa e abbiamo convenuto di non dirlo fino a ieri. E' una decisione che ho preso sulla base di motivazioni personali. Non c'entrano la salute e altre questioni. È una decisione mia, personale, per cui chiedo a tutti il rispetto".

Il governatore ha indicato il nome di Attilio Fontana ex sindaco di Varese, come candidato del Carroccio. "Il mio partito ha pensato a me, mi riempie di orgoglio il fatto che possa correre per la Regione Lombardia. Mi fa piacere. Stiamo ad aspettare e per ora non posso parlare", ha detto Attilio Fontana a LaPresse.

La voce circolava già da domenica, durante il vertice di centrodestra ad Arcore tra Berlusconi, Salvini e Meloni. Ora è arrivata la conferma ufficiale. Ma l'intento è quello di restare "a disposizione". "Se nessuno mi chiede nulla, non mi candido da nessuna parte. Sono a disposizione, se posso essere utile e qualcuno me lo chiede. Non ho pretese o richieste da fare alla politica – ha spiegato Maroni – So che cosa significa governare. Ho l'assoluta preoccupazione che possa assumere l'incarico qualcuno come il candidato dei 5 Stelle Di Maio. Per me Di Maio è la Raggi al cubo. E, se lui dovesse andare a Palazzo Chigi, vedo il rischio concreto che l'Italia finisca come Spelacchio. È un rischio da evitare, spero che questo non avvenga. Certo, non andrò in pensione ma per il lavoro fatto e la conclusione in bellezza dell'autonomia posso ritenere concluso il lavoro fatto in Lombardia. Sono certo che l'autonomia sarà fatta prima delle elezioni. Questo è l'impegno che noi abbiamo. Possiamo concludere appunto in bellezza" la legislatura "e aprire una prospettiva straordinaria per la Regione Lombardia".

Maroni ha così rivendicato il lavoro fatto in questi cinque anni e l'esperienza da uomo di governo, in qualità di ex ministro dell'Interno e del Welfare, per cui ha ringraziato Umberto Bossi e Silvio Berlusconi. Quella tra lui e la politica "è una lunga storia d'amore che nasce tanti anni fa con Umberto Bossi che dura da un quarto di secolo, fatta di grande passione, di successi e sfide – ha precisato il governatore – Questa storia d'amore comunque rimane, perché fa parte di me. Sono assolutamente soddisfatto del lavoro fatto in Regione. Io candidato alle politiche? Non ho richieste o pretese da fare, sono a disposizione", ha ribadito.

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