Le critiche del Movimento 5 Stelle e della Lega. Rossi (Pd): "Così salviamo le famiglie"
Via libera dall'aula del Senato alla fiducia sul decreto banche venete con 148 sì, 91 no e zero astenuti. I presenti erano 241.
Durante la dichiarazione di voto, in aula si genera il caos. Il capogruppo del M5s Enrico Cappelletti ha lanciato dai banchi bigliettini raffiguranti banconote e ha detto: "Votiamo un no convinto a questa fiducia e a questo decreto, ancora una volta avete anteposto i vostri interessi a quelli dei cittadini". "Vengono ignorate completamente – continua – le vittime dei crack, anzi peggiora la loro situazione e aggiunge la beffa al danno".
Anche portavoce del MoVimento 5 Stelle Laura Bottici, intervenendo contro il decreto banche. "Siamo qui perché avete chiesto la fiducia, l'ennesima, sulla questione delle banche. Vi invito ad andarla a chiedere ai risparmiatori la fiducia, quelli delle quattro banche che hanno perso il loro denaro con la vicenda del Monte dei Paschi, e ai risparmiatori delle banche venete. Aggiungo che prima o poi arriverà anche un'altra banca, perché della Carige non si parla mai, ma tutti gli azionisti stanno perdendo soldi su soldi". "E non venite a raccontarci che va tutto bene, che con questo provvedimento in qualche modo abbiamo risolto tutto, perché non è così – prosegue -. Che dire degli azionisti che non riceveranno nulla, perché sono completamente fuori da ogni rimborso del danno: anzi, della truffa subita. Ci sono cittadini, contribuenti, che andavano in banca a chiedere un mutuo per comprare la prima casa e per mettere su famiglia. Oppure, erano anziani che aiutavano i figli in difficoltà. E la banca diceva loro: ti do più soldi, ma compri le azioni. Altrimenti non ti concedo il mutuo. E le persone accettavano".
"Oggi che succede? – spiega la Bottici – Che i soggetti coinvolti hanno perso il valore delle azioni e tutto il risparmio che hanno investito, in alcuni casi il frutto del sudore di una vita. Hanno perso le azioni e rischiano di perdere la casa. Andate da loro a chiedere se hanno fiducia in voi: io non credo". "Come si fa ad avere fiducia in un Governo e in una maggioranza che dorme, è asservita e non riesce a vedere più in là del proprio naso? Il MoVimento 5 stelle non ha alcuna fiducia in voi, e mi sembra che neanche il Paese abbia fiducia in voi" conclude la pentastellata.
Anche la Lega si schiera contro la fiducia. "Con questo decreto – spiega Paolo Tosato, senatore leghista durante la dichiarazione di voto per la fiducia al governo sul decreto banche – il governo non ha colpito i responsabili del crack delle banche venete ma li ha tutelati con ignavia colpevolizzando e non tutelando i risparmiatori. Di fronte a questa crisi enorme gli azionisti devono pagare anche se non hanno nessuna colpa, sono vittime di un governo che ha svenduto gli interessi nazionali, ceduto potere monetario, messo fuori mercato imprese e artigiani. I risparmiatori e gli azionisti delle banche venete si sono trovati a non poter onorare gli impegni perché impossibilitati a reagire alla crisi. Ovviamente voteremo contro la fiducia a un governo irresponsabile e incapace di garantire e tutelare gli onesti cittadini truffati. Noi pretendiamo giustizia per chi ha perso i propri risparmi e la speranza nel futuro".
Gianluca Rossi, capogruppo Pd in Commissione Finanze e Tesoro, intervenendo in dichiarazione di voto dice invece: "Quando si verifica una crisi, lo Stato – sottolinea Rossi – ha il dovere di intervenire, almeno nei casi in cui rischia l'intero sistema. Come sostenuto dal Presidente Mattarella la fiducia è un bene pubblico ed è caratterizzata da una chiara asimmetria: è molto facile distruggerla è molto difficile ricostruirla. Come per le popolari, le BCC, MPS, non salviamo i banchieri, ma salviamo le famiglie, le imprese, i lavoratori. Nel caso specifico delle banche venete, le cause della crisi sono riconducibili alla Governance "malata" e agli effetti della grave crisi economica, che hanno danneggiato famiglie ed imprese, impattando sulle banche con insolvenze crescenti. Gli effetti della mancata approvazione del decreto sono evidenti a tutti"
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