I dem perdono anche la 'rossa' Genova e Salvini esulta: "Evidente bocciatura di Gentiloni e co. Andiamo a governare"
Ai "rigori", per dirla con Matteo Renzi, vince il centrodestra. Il centrosinistra perde Genova, La Spezia, Catanzaro, Pistoia, Lucca, Gorizia, Parma, Piacenza, Lodi e anche la Stalingrado D'Italia Sesto San Giovanni. E Lega e Forza Italia conquistano anche L'Aquila, dove il centrosinistra era avanti di 12 punti al primo turno, mentre Pd e alleati si consolano portando a casa Padova, Taranto e Lecce.
Esulta, unito, il centrodestra: "Urne chiuse, grazie a chi è andato a votare. Sensazioni positive, ci sentiamo più tardi. #andiamoagovernare #ballottaggi #exitpoll", twitta a pochi minuti dalla chiusura dei seggi il segretario della Lega Matteo Salvini. E stamattina ribadisce: "Genova città libera!!! E non solo, vittorie incredibili. Grazie, andiamo a governare". "Stando al primo exit poll, se ha senso questa tendenza, siamo di fronte a una tranquilla ma straordinaria vittoria del centrodestra. Si vince a Genova e Verona ed è un fatto straordinario", gli fa eco il capogruppo di FI alla Camera Renato Brunetta. "#ballottaggi : italiani 1, Renzi 0. Grillo non classificato. È il nostro tempo, saremo all'altezza #governoacasa #unitisivince #noperditempo", scrive su Twitter la leader di FdI Giorgia Meloni.
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Ma Renzi non si dà per vinto e sceglie di postare su Twitter il grafico 'a torta' di Youtrend per i ballottaggi come "giudizio sulle amministrative". I comuni vinti dal centrosinistra – sottolinea il segretario Pd – sono 67 contro i 59 del centrodestra. Nel grafico M5S è a quota 8, il Centro a 2, liste civiche a 20, la Sinistra a 2.
Un giudizio sulle elezioni amministrative 2017https://t.co/NTNBrbzTs5 pic.twitter.com/Vy2V1pD33R
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 26 giugno 2017
Renzi declassa inoltre il voto amministrativo a battaglia 'locale'. "I risultati delle amministrative 2017 sono a macchia di leopardo – commenta – Nel numero totale di sindaci vinti siamo avanti noi del PD, ma poteva andare meglio: il risultato complessivo non è granché. Ci fanno male alcune sconfitte, a cominciare da Genova e l'Aquila ma siamo felici delle affermazioni di Sergio a Padova, di Rinaldo a Taranto, di Carlo a Lecce".
"Qualcuno dirà che ci voleva la coalizione, ignorando che c'era la coalizione sia dove si è vinto, sia dove si è perso. Qualcuno dirà che questo risultato è un campanello d'allarme, non si capisce per cosa e perché visto che in un comune perdi, in quello accanto vinci".
La minoranza dem, intanto, comincia a farsi sentire. "Il Pd isolato politicamente e socialmente perde quasi ovunque. Cambiare linea. Ricostruire il centrosinistra subito", twitta definitivo Andrea Orlando. "In Puglia, in controtendenza rispetto al quadro nazionale, il Centrosinistra vince dappertutto e clamorosamente a Lecce dove non avevamo mai vinto. La vittoria di Taranto è un vero trionfo. Il modello Puglia deve rappresentare il futuro del centrosinistra italiano", incalza Michele Emiliano.
DA GENOVA ALL'AQUILA: LE SFIDE NELLE CITTA'. La sfida simbolo è sicuramente quella di Genova. Per la prima volta dal dopoguerra il candidato del centrodestra unito Marco Bucci vince nella città della lanterna. Il margine è ampio: 55,24% contro il 44,77% assegnato al candidato del centrosinistra Gianni Crivello. Il 'metodo Liguria' fa impazzire di gioia Giovanni Toti, che accompagna Bucci nella sua prima passeggiata trionfale da primo cittadino per le viae di Genova: "In Liguria è un risultato storico", commenta il governatore. "Non era mai successo – ricorda – che a Genova come in tutti i capoluoghi della regione il centrodestra vincesse. La Liguria è sempre stata una regione rossa, ma il vento è cambiato grazie alla nostra capacità di aggregazione", sottolinea. "A Genova c'è stata una simbolica saldatura tra il M5S e il voto della Lega", sottolinea invece Rosato.
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Il centrosinistra perde, sia pur di misura, anche L'Aquila. Il candidato sindaco di centrosinistra Pierluigi Biondi vince con il 53,52% mentre Americo Di Benedetto, di centrosinistra, si ferma al 46,48%. Al centrodestra va anche Verona, dove Federico Sboarina viene eletto nuovo sindaco. L'avvocato sostenuto da Civica Sboarina Battiti-Vr Domani, Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Pensionati, Verona Più Sicura, Indipendenza Veneto ha vinto col 58% dei voti. Sconfitta Patrizia Bisinella, senatrice e compagna di vita del sindaco uscente supportata da Lista Tosi, Lista Bisinella Ama Verona, Fare!, Verona Si Muove, Pensionati Veneti, La Voce della Gente, Csu Veneta-Movimento Nuova Repubblica, fermatasi al 41,89%. Il centrodestra conquista poi Catanzaro con Sergio Abramo e Lecce con Carlo Maria Salvemini. Pd e alleati tengono a Padova, Lecce e Taranto.
BERLUSCONI: SFIDA DI GOVERNO. "Sono contento e grato agli elettori del fatto che questi appelli siano stati ascoltati. E' una responsabilità forte nei loro confronti che avverto pienamente, e della quale sono pronto a farmi carico, con Forza Italia e tutta la coalizione". Così Silvio Berlusconi in una nota commenta i risultati dei ballottaggi, che hanno decretato la vittoria del centrodestra. "Questi risultati, nonostante siano stati espressi da un numero limitato di elettori, hanno un grande valore per il centro-destra e indicano la strada per il futuro – prosegue – Gli italiani ci chiedono di essere uniti e di cambiare il paese come ci hanno dato il mandato di cambiare il futuro delle nostre città, come avevo chiesto negli appelli al voto in vista dei ballottaggi".
Dai risultati dei ballottaggi "il centro-destra può partire in vista della sfida decisiva per tornare a guidare il paese, sulla base di un programma condiviso, che in larga parte già abbiamo, e di una coalizione fra forze politiche diverse, caratterizzata da un chiaro profilo liberale, moderato, basato su radici cristiane, secondo il modello di centro-destra vincente in tutt'Europa e oggi anche in Italia". Berlusconi sottolinea: "Da questo turno elettorale emerge però un altro dato che – pur non riducendo il valore della nostra vittoria – deve preoccupare tutte le forze politiche responsabili: la scarsissima affluenza alle urne, probabilmente la più bassa mai registrata nella storia della repubblica- Essa è certamente conseguenza della scelta irresponsabile di fissare le elezioni al 25 giugno, ed anche del meccanismo elettorale a doppio turno, che non abbiamo mai condiviso e che conferma tutti i suoi difetti".
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