Era a 'Open Goal', evento che mira a far integrare i migranti con il gioco
Dopo Amatrice lo stadio Olimpico di Roma. Il premier canadese Justin Trudeau, rimasto due giorni in Italia al termine del G7, ovunque si reca lascia sempre il segno. Camicia bianca con maniche risvoltate e niente giacca. Così Trudeau si è presentato sotto il sole dello stadio Olimpico per dare il calcio d'inizio ad 'Open Goal', la manifestazione organizzata dall'omonima associazione no profit che si propone di usare il gioco come strumento per l'integrazione. In campo alcune calciatrici della Fiorentina femminile campione d'Italia e la squadra dei Liberi Nantes formata da diversi giovani migranti e rifugiati. Dopo aver presenziato al sorteggio il primo ministro, grandissimo appassionato di sport, si è inventato allenatore calandosi nella parte con grande trasporto. Applausi a bordocampo e grida di incitamento 'Forza Ragazzi!' in perfetto italiano.
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Dopo la partitella Trudeau ha ricevuto in dono la maglia di Francesco Totti dal presidente della Roma James Pallotta, presente all'evento insieme a quello italo-canadese del Bologna, Joey Saputo. Trudeau l'ha indossata felice facendosi fotografare come un tifoso che riceve la maglia del suo beniamino. Il numero uno del Coni, Giovanni Malagò, ha poi rivelato che Trudeau gli ha raccontato di aver assistito ieri in televisione all'addio alla Roma del numero dieci definendo lo spettacolo "una cosa unica al mondo" e di esserne rimasto molto colpito. Innumerevoli poi i selfie scattati con i calciatori e le calciatrici per un ultimo momento informale prima di recarsi in aeroporto e volare nuovamente nel suo Canada dove il prossimo 11 giugno, secondo quanto rivelato da Malagò, potrebbe essere a Montreal per assistere al Gp di Formula 1. Visto l'affetto e l'attenzione dimostrata per l'Italia difficile, che il suo tifo possa essere per qualcosa di diverso dalla Ferrari.
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