"Sì, abbiamo vinto, glielo posso confermare". Così Marika Cassimatis, contattata da LaPresse, ha dato conferma della decisione del tribunale di Genova, sul caso del ricorso contro Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle, di dare ragione a lei, in quanto vincitrice delle Comunarie per la scelta del candidato sindaco per il capoluogo ligure. Sono state quindi annullate le due decisioni con cui Cassimatis veniva esclusa dal partito e con cui, invece, Luca Pirondini, era scelto per correre alle elezioni col simbolo del Movimento di Beppe Grillo.
Interrogata su cosa succederà ora Cassimatis ha sottolineato: "Guardi non lo so, ho avuto la notizia mezzora fa dai miei avvocati, posso solo dire che hanno accolto le richieste, diciamo che sono la vincitrice delle consultazioni e dovrei avere il simbolo del M5s". Cassimatis non nasconde la sua gioia: "Da qui in avanti non so cosa succederà, hanno accolto tutto, siamo molto contenti tutti, anche i candidati consiglieri" precisa a LaPresse. Poi la stoccata a Grillo: "Il 'fidatevi di me' non è fonte di diritto, davanti a un tribunale".
Dopo la sentenza del tribunale "risulto io la candidata sindaco per le amministrative di Genova del M5S" ha detto Cassimatis a TgCom. "Ora spero che ci sia un incontro fisico di chiarimento con Beppe Grillo" ha aggiunto. E nel caso il Movimento proseguisse sulla linea di non concederle il simbolo Cassimatis ha avvertito: "Sarebbe una mossa politica che avrebbe valore nazionale. Un tribunale ha stabilito che la legalità è dalla nostra parte. Contravvenire sarebbe pesante".

