È tutto racchiuso nel titolo 'Uscite di emergenza' il senso della quinta edizione della kermesse

Analizzare le situazioni di crisi, i profondi mutamenti, ma anche le opportunità dell'epoca attuale, gli stati di necessità del contesto sociale, politico ed economico. È tutto racchiuso nel titolo 'Uscite di emergenza' il senso della quinta edizione di Biennale Democrazia, manifestazione presieduta dal giurista ed ex giudice costituzionale Gustavo Zagrebelsky, che inaugura oggi a Torino e fino al 2 aprile porta nel capoluogo sabaudo decine tra protagonisti nazionali e internazionali del dibattito politico, culturale ed economico per una serie di confronti pubblici con la partecipazione attiva dei cittadini.

La kermesse ogni due anni propone lezioni, dibattiti e rassegne per la diffusione di una cultura della democrazia. Fil rouge una riflessione sulle crisi del nostro tempo, cercando nel contempo di dare delle risposte. Il tema sarà declinato in quattro percorsi, nel tentativo di proporre un'analisi sotto molteplici punti di vista. 'Stati di necessità': quali sono i fenomeni che corrispondono a un effettivo stato di necessità? E tra questi – migrazioni, terrorismo, lavoro, cambiamento climatico, conflitti -, quali sono i problemi ineludibili, ai quali non possiamo non dare una risposta? 'Società dell'incertezza': il disorientamento che proviamo di fronte a queste situazioni di crisi, talvolta, è alimentato anche dalla percezione del problema più che dalla sua natura reale. Da qui, un senso di incertezza che tocca differenti ambiti della nostra esistenza quotidiana: quello psicologico, relazionale, lavorativo. Come affrontiamo questo senso di smarrimento? 'Governo delle emergenze': come si possono coniugare democrazia e gestione delle emergenze? Ovvero, come governare situazioni che per loro natura richiedono decisioni rapide e perentorie e che possono comportare limitazioni dei diritti e deroghe alle garanzie costituzionali? 'Nuovi inizi': la nostra società è sempre più caratterizzata anche dall'emergere di nuovi modi di vivere che coinvolgono la famiglia, il lavoro, l'ambiente, la solidarietà, la religiosità, la comunicazione, l'impatto delle tecnologie nella quotidianità, la produzione, i consumi e, naturalmente, la politica. Quali sono i nuovi scenari con i quali ci confrontiamo?

Di queste questioni si parlerà a partire dall'inaugurazione, oggi alle 18 al teatro Regio, con una lezione del presidente dell'Inps Tito Boeri. Il 31 marzo (alle 11.30 al teatro Gobetti) l'artista Michelangelo Pistoletto dialogherà di 'ecologia del diritto' col professor Ugo Mattei, attivista del movimento internazionale dei beni comuni, mentre Emma Bonino parlerà (alle 18.30 al teatro Carignano) con il direttore di 'Limes' Lucio Caracciolo dell'Europa alle prese col fenomeno migratorio. E poi, ancora, tra gli ospiti ci saranno il critico d'arte Philippe Daverio, Dario Argento, Luca Mercalli, la sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini, l'imam donna di Copenaghen Sherin Khankan, la scienziata Elena Cattaneo, Enrico Letta, che l'1 aprile (alle 15 all'auditorium del grattacielo Intesa Sanpaolo) parlerà del futuro dell'Ue. Gran finale il 2 aprile alle 21 al teatro Regio con Roberto Saviano e 'Il racconto del potere'.

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