Indetto dai cdr alla luce delle mancate risposte da parte del ministro Luca Lotti sul bando di gara europeo

Il servizio di agenzie e sito di LaPresse riprenderà domenica 26 marzo al termine dello sciopero indetto dai comitati di redazione delle agenzie di stampa nazionali per la giornata di oggi sabato 25 marzo.

Ecco il comunicato dei Cdr delle agenzie che hanno indetto un'agitazione di 24 ore dalle 6 di sabato alle 6 di domenica alla luce delle mancate risposte da parte del ministro Luca Lotti sul bando di gara europeo:

"Il Coordinamento dei Comitati di Redazione delle Agenzie di stampa nazionali, alla luce delle mancate risposte da parte del ministro Luca Lotti, ha deciso di proclamare una giornata di sciopero per oggi, sabato 25 marzo dalle 6 del mattino alle 6 del giorno dopo".  È quanto si legge in una nota del coordinamento dei CdR delle agenzie.

"Quella di oggi è una giornata importante per l'Europa e per l'Italia e per questo, fin da ora gli oltre 800 giornalisti delle agenzie di stampa esprimono il loro rammarico, in primis al capo dello Stato Sergio Mattarella, alle Istituzioni nazionali e Ue e all'opinione pubblica per il silenzio dei notiziari su cui poggia l'intero sistema dell'informazione in Italia" prosegue la nota.

"I Cdr chiedevano al ministro Lotti la convocazione per un incontro con il coordinamento dei Cdr e una chiara indicazione di disponibilità ad un vero confronto su soluzioni alternative al bando di gara europeo per il settore, in particolare sulle proposte avanzate dalla Fnsi, alla luce di fondate preoccupazioni- aggiungono i Cdr – Le gare europee, peraltro imminenti, a giudizio dei Cdr di tutte le testate del settore mettono infatti a rischio la sostenibilità e, in alcuni casi, la sopravvivenza delle aziende e delle redazioni, oltre a compromettere il pluralismo dell'informazione e la salvaguardia degli interessi dell'informazione primaria italiana rispetto ai grandi gruppi editoriali stranieri". "Per tutta risposta il ministro "scarica" sui giornalisti delle agenzie, dopo due mesi di dichiarazioni pubbliche di preoccupazione e di richiesta di un vero confronto, l'onere di aver "unilateralmente compromesso" una fantomatica fase di dialogo che da parte sua non c'è mai stata, mentre è stato sempre ribadito, in tutte le sedi, che il bando di gara europeo così concepito è ineluttabile. Per questo le redazioni delle Agenzie di stampa, pur consapevoli del loro ruolo di responsabilità nel Paese, di fronte alla chiusura totale manifestata fino ad oggi dal ministro Luca Lotti, si asterranno dal lavoro proclamando il primo sciopero nella storia dell'editoria italiana dell'intero settore dell'informazione primaria" concludono i Cdr.
 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata