"L'Unione modello esemplare per il mondo", ha sottolineato Boldrini

E' iniziata sulle note dell'Inno d'Italia nell'aula della Camera la cerimonia  per le celebrazioni del sessantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma. A dare il via alle celebrazioni la presidente della Laura Boldrini.   Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato alla Camera per la celebrazione del sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma. Ad accoglierlo, Romano Prodi, il premier Paolo Gentiloni, la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, i ministri Graziano Delrio e Roberta Pinotti, il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. Mattarella si è poi recato nella stanza del governo insieme ai presidenti di Senato e Camera Pietro Grasso e Laura Boldrini. Fuori Montecitorio la piazza è blindata. Bloccata anche piazza Colonna.

La Lega Nord ha deciso che non parteciperà ai lavori del'aula di Montecitorio in seduta  comune per la celebrazione del sessantesimo anniversario della firma dei trattati di Roma. I parlamentari del Carroccio manifesteranno a partire dalle 12 con un sit-in di fronte al palazzo "per dire no a questa Eurpoa di banchieri e traditori".

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IL CAPO DELLO STATO: NECESSARIA RIFLESSIONE. "La celebrazione di questo anniversario richiede che sul percorso di integrazione europea si svolga una riflessione, la cui necessità è accresciuta dall'uscita, per la prima volta, di un Paese, il Regno Unito, membro dal 1973 sottolinea Mattarella. "Un primo interrogativo riguarda quali fossero la situazione dell'Europa e le condizioni del mondo prima dei Trattati, se più semplici o più difficili di quelle di oggi – aggiunge –  A spingere i fondatori, all'inizio, fu una condizione internazionale di forte instabilità, caratterizzata da una competizione bipolare a tutto campo".

 "La spinta all'unità europea si è sempre rivelata, comunque, più forte degli arroccamenti e delle puntigliose distinzioni pro-tempore di singoli governi o di gruppi di Paesi, giocando un ruolo significativo anche nel contributo alla evoluzione delle relazioni internazionali. Come ieri, c'è bisogno di visioni lungimiranti, con il coraggio di sperimentare percorsi ulteriori e coraggiosi".

BOLDRINI: UNIONE MODELLO ESEMPLARE. "E il 60° anniversario dei Trattati di Roma deve rappresentare l'avvio di un cambiamento. La nostra reazione deve partire innanzitutto dalla consapevolezza di che cosa ha rappresentato in questi decenni l'integrazione europea e dei benefici raggiunti grazie ad essa. Abbiamo innanzitutto garantito la pace, in un continente che nel corso dei secoli aveva conosciuto molte guerre fratricide".  Così la presidente della Camera Laura Boldrini,  nel suo intervento alla celebrazione del Sessantesimo anniversario dei trattati di Roma in corso nell'aula di Montecitorio. "Abbiamo reso possibile la libertà di movimento consentendo così ai nostri popoli di conoscersi sempre più intensamente, superando pregiudizi e diffidenze. Abbiamo assicurato le condizioni per uno sviluppo che mira alla sostenibilità e al rispetto dell'ambiente, alla crescita economica e al progresso, alla lotta all'esclusione sociale e alle discriminazioni – aggiunge -. L'Unione costituisce, infine, un modello esemplare per il mondo intero, per quanto riguarda la salvaguardia della dignità delle persone, dei diritti fondamentali, della democrazia e dello Stato di diritto. Nei Paesi dell'UE alle donne sono riconosciuti gli stessi diritti degli uomini e nel nostro continente è bandita la pena di morte. Tutto questo non può essere né dimenticato, né sottovalutato".
 

GRASSO: CAMMINO INTEGRAZIONE NON SI ARRESTI. E' evidente che "il lungo cammino dell'integrazione non possa arrestarsi e che è necessario adesso un nuovo slancio, fondato sulla cooperazione rafforzata in certe materie condivise e nell'attuazione di politiche il più possibile unitarie. In gioco sono il futuro del continente e gli equilibri geopolitici globali" ha detto invece il presidente del Senato Pietro Grasso, nel suo intervento.
 

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