L'ex traghettatore della sinistra, dal Pci al Pds, analizza lo status del Pd
"Un consiglio a Renzi? E' difficile darlo, perché si è messo in un cul de sac. E me ne dispiace. Gli consiglierei di accettare un punto fondamentale che gli viene richiesto: prima di decidere chi sarà il premier, dovrebbe fare una discussione sui contenuti". Così Achille Occhetto al programma di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora, condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Con che modalità dovrebbe avvenire questa discussione? "Come vuole: con un dibattito, una costituente programmatica o un congresso".
L'ex premier sembra titubante, però. "Si, ma per decidere chi deve fare il premier una discussione ci vuole. Se non c'è tempo, si può fare prima un congresso programmatico, che è più veloce, seguito in un secondo tempo da un congresso organizzativo". Non sembra che Renzi voglia ascoltare molto gli altri. "Si – ha spiegato Occhetto -, lui non mi ha dato molto l'idea di voler aprire un dibattito. Non dovrebbe tanto ascoltando quei quattro o cinque della direzione, ma aprirsi anche all'esterno di quegli organismi". Renzi dovrebbe avere paura di D'Alema? "Renzi ha un difetto: ha poca paura. Ad esempio, riferito al referendum, mi chiedo: come fa un leader politico a non capire che è un errore porre un si o un no sulla sua persona dando la possibilità a tutti coloro che nelle elezioni politiche non possono unirsi di farlo invece per sostenere il NO? Questo per me resta un mistero…". Secondo lei Renzi ha ancora un futuro in politica? "Non lo so, non posso dirlo. Si trova – ha concluso a Rai Radio1 Occhetto – in un momento di difficoltà".
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