La legge elettorale? Uno specchietto per le allodole

Di fronte all'elezione di Trump "cos'è una letterina all'Italia per lo 0,2%? È un prefisso per chi chiama da fuori Milano visto che la Spagna ha fatto il 5,2 per cento di deficit e nessuno ha detto nulla. Di fronte a questo scenario noi abbiamo un'Europa che si mette a mandare letterine per cui noi abbiamo questo grande problema della correzione dello 0,2". In questo modo il segretario Pd Matteo Renzi, intervenendo nel corso dell'assemblea degli amministratori dem a Rimini, lancia la sfida all'Ue. E precisa:  "Io a Ventotene, a marzo, mi ero convinto che un cambiamento reale era possibile, che si potesse avere una pagina nuova. Sono passati 20 giorni da Ventotene a Bratislava in cui si è rotto qualcosa".

LEGGE ELETTORALE. Non manca un passaggio sulla legge elettorale:  "Il punto non è se votiamo con la legge elettorale uscita dalla consulta o con la legge 'x' o 'y': sono specchietti per le allodole. Il nostro mondo sta cambiando a un ritmo talmente impressionante che o il Pd, prima forza politica del Paese, prova a essere una forza positiva, di proposta o l'Italia gioca una partita di serie B e vince a chi grida allo sfascio e chi dice di No. È una gigantesca operazione di cambio di paradigma che stiamo facendo".   "C'è un modo per poter evitare il caos: arrivare al 40%. Possiamo farlo noi o gli altri. Noi una volta ci siamo arrivati ed è stata una grande vittoria. Ci siamo arrivati di nuovo ed è stata una grande sconfitta. Ma noi sappiamo come si fa".

M5S. "Noi vinciamo le elezioni confrontandoci sul programma, il salto nel buio nella scelta 5 stelle, che alcuni cittadini hanno fatto, come a Roma, porta diretto nel tunnel delle scie chimiche. Parlare dei problemi e non delle risposte può pagare a livello elettorale ma se noi siamo timidi" ha incalzato Renzi.

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