"O trasferiamo un po' di ricchezze o facciamo una guerra tra i poveri"

 "Non ci sto a una guerra tra poveri. Quest'idea per cui noi arriviamo da un impoverimento per cui tutto ciò che era prima è un vantaggio, è il modo per non discutere dell'impoverimento. Fossi Boeri mi preoccuperei della gestione separata, del perché i contributi giovani non sono cumulabili, perché si fa il contributivo puro senza accorgersi che c'è bisogno di solidarietà, non me la piglio con i pensionati e le loro quattordicesime. Non è una prestazione assistenziale, è previdenza. Cosa fai, a quello che ha venti appartamenti gli togliamo la pensione?". Così il segretario generale della Cgil Susanna Camusso arrivando a un convegno sui diritti universali dei lavoratori con il gruppo del Senato del M5S. 

Camusso continua a rispondere alle affermazioni del presidente dell'Inps Tito Boeri: "La tesi è che siccome è aumentata la povertà nel nostro Paese i poveri devono dare dei soldi agli altri poveri. In un Paese in cui non c'è la progressività fiscale, né la patrimoniale, non hai nessun elemento di redistribuzione della ricchezza, facciamo la guerra tra quelli che hanno pochi soldi e hanno bisogno della quattordicesima e quelli che sono ancora più poveri. Pensiamo di risolverlo così il tema del Paese?". "Contrapponiamo quelli che sono andati in pensione, avendo lavorato tanto, ai giovani? Occupiamoci piuttosto della pensione futura dei giovani. Facciamo la fase '2' della discussione con il governo, ma smettiamola di fare questa politica", rincara la segretaria della Cgil. "Lo schema" proposto da Boeri "è quello della redistribuzione tra i poveri e io non ci sto", rincara Camusso che spiega: "Questo non è un paese solo di poveri: è un Paese di un pezzo che si è arricchito e di una parte che si è impoverita. O trasferiamo un po' di ricchezze o facciamo una guerra tra i poveri".

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