Sarebbero divisi tra carabinieri, paracadustisti del Col Moschin e incursori dell'aeronautica
Sono tra cinquanta e cento le unità delle forze speciali italiane impegnate in Libia, tra carabinieri, paracadustisti del Col Moschin e incursori dell'aeronautica. E' quanto si apprende da fonti bene informate.
SMENTITA DEL COPASIR. Precedentemente c'era stata una mezza smentita da parte del Copasir. E' "inesatta", così fonti interne avevano commentato la notizia di stampa secondo la quale alcune decine di uomini delle forze speciali italiane sarebbero già in Libia con compiti di addestramento per l'esercito fedele al governo Serraj, mentre palazzo Chigi avrebbe già informato lo stesso Copasir con una informativa la settimana scorsa.
AVANZATA MILIZIE A SIRTE. Le milizie libiche hanno annunciato di aver preso il controllo di Ouagadougou, quartiere generale dello Stato islamico a Sirte. Lo rendono noto su Twitter le forze militari vicine al governo di unità nazionale del premier Fayez al Serraj. "Le nostre forze hanno preso il controllo completo di tutto il complesso del Ouagadougou, avanzando anche a una certa distanza al di là del complesso", ha dichiarato Rida Issa, un portavoce nell'ufficio stampa delle forze libiche spiegando che i combattenti hanno anche occupato il complesso ospedaliero e universitario di Sirte.
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GASPARRI SI RIVOLGE A GOVERNO. "Il governo italiano ha finora smentito l'impegno di militari italiani nel territorio libico. Ma da cronache giornalistiche emerge che nostri militari sono impegnati nell'opera di sminamento a Misurata e Sirte a sostegno di esponenti del governo Serraj. La notizia è vera o falsa? Premesso che è giusto combattere contro i fondamentalisti, il governo italiano ha sin qui smentito ogni impegno dei nostri militari sul territorio libico nelle varie audizioni parlamentari". Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri (Fi).
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