"Non credo che sia un voto di protesta quello di ieri. È un voto di cambiamento"

"Credo che si debba essere molto chiari e chiamare le cose con il loro nome. Tra ieri e il 5 giugno hanno votato 1.300 comuni e ci sono risultati molto diversi, sono dati molto articolati e frastagliati. Noi confermiamo che si tratta di un voto che ragioni di forte valenza territoriale. Però c'è un dato nazionale. C'è una vittoria molto netta del M5S che va chiamata con il suo nome".

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi, riconosce il successo dei cinque stelle e precisa: "Non credo che sia un voto di protesta quello di ieri. È un voto di cambiamento e non soltanto nei comuni in cui ha vinto il M5S". "Queste elezioni – ha aggiunto – si sono vinte sull'ansia di cambiamento più che sulla protesta o sulla rabbia verso l'Ue".

"Il voto in alcune città deve far riflettere il Pd e lo faremo nella direzione del 24. Serve una discussione vera, franca e sincera". "Se il segretario ha fatto bene o fatto male – ha aggiunto – sarà argomento di discussione durante la direzione".

"Noi auguriamo un caloroso buon lavoro a coloro che sono stati eletti, nessuno escluso. Dal giorno dopo le elezioni si smette con i dibattiti e si inizi a lavorare. Auguri di buon lavoro a partire da Virginia Raggi, nuovo sindaco della Capitale per arrivare al Comune di Casina, il più piccolo. Il Governo aiuterà tutti. Onore a chi ha vinto". 

"Da domani i sindaci" dovranno mettersi "a lavoro. Noi andiamo avanti ad occuparci delle priorità istituzionali".

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