"Questa è una priorità: o mi date una mano voi o io non ce la faccio" ha sottolineato il presidente del Consiglio

Un'Italia che può essere protagonista, anche in Europa ma che deve pensare alle riforme. E' questo il Paese evocato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi che oggi tuona ancora contro i troppi parlamentari italiani. L'occasione è la giornata nazionale del latte italiano organizzata dalla Coldiretti al Mico di Milano:  "Noi oggi abbiamo troppi politici in Italia. Questa è una priorità: o mi date una mano voi o io non ce la faccio. Poi la prossima volta votate per chi volete, siamo in democrazia. Ma è ridicolo avere 945 parlamentari, è il numero più costoso e più grande del mondo. Ci meritiamo di semplificare. Abbiamo di fronte una bella stagione davanti" ha detto Renzi.

E poi un affondo diretto al Partito Democratico: "Non me ne frega niente delle divisioni interne. Non mi interessano nel mio partito, figurarsi nella politica" tra i vari partiti" ha sottolineato Renzi.
 

ORGOGLIO ITALIA. Quando si parla del Paese in Europa Renzi è chiaro:  "Non ne posso più della gente che ride dietro l'Italia. Vi ricordate quando qualcuno faceva i risolini? Non ero io il presidente del Consiglio, era un altro. Ci sono rimasto male. L'Italia che viene presa a risolini in faccia" non mi piace assolutamente" ha detto Renzsi con un riferimento all'ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ma senza mai fare il suo nome. "Restituire orgoglio all'Italia per non fare la figura di quelli che vogliono sentirsi dire che cosa dobbiamo fare, che andiamo a prendere lezioni. Lo abbiamo fatto per troppi anni. Riportare l'Italia ad essere in Europa protagonista. Dire quello che vogliamo fare per la nostra economia, per la nostra agricoltura"ha precisato il presidente del Consiglio

NON PERDERE OCCASIONI. "Mio nonno vendeva il maiale, io non giro intorno al problema: noi abbiamo perso troppe occasioni in passato. Di qualsiasi partito siate o per qualsiasi squadra di calcio tifiate, vogliamo per un periodo di tempo mettere da parte le divisioni politiche e di colore e andare in Europa con la forza del Paese. Gli altri Paesi non usano l'Europa per fare strumentalizzazioni politiche, non litigano. C'è un bisogno di un Paese che smetta di litigare" ha auspicato Renzi.

LATTE, FIRMATO DECRETO ETICHETTATURA. L'occasione è stata anche quella di presentare il decreto sull'etichettatura del latte: "Questo documento è già stato firmato. Non è una promessa. È un decreto interministeriale in attuazione" sull'etichettatura del latte e dei suoi derivati. "È stato inviato a Bruxelles. Prima i fatti e poi le parole. Noi siamo fatti così, amici di Coldiretti. Questo documento non credo sia una cosa di cui dovete ringraziarci. Sapere che cosa sto bevendo e mangiando è una grande battaglia da fare nei grandi consessi europei" 

 

 

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