Il Carroccio insorge dopo le parole dell'ex presidente sui partiti nazionalisti anti-Ue
Ad attestarsi su posizioni antieuropeiste e xenofobe ci sono "partiti non nuovi", che hanno "spostato l'attenzione dai temi nazionali a un sentimento contrario alle istituzioni europee: è il caso di questo partito liberale di destra austriaco, di cui era espressione Haider, o il Fronte nazionale in Francia, che certo nuovo non è", e "in un certo senso, anche la Lega si inserisce in questo schema: è un partito che avuto una prima affermazione elettorale nel 1992 e oggi è diventata la principale espressione di posizioni nazionaliste ed antieuropeiste". Queste le parole dell'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, durante un incontro all'Istituto Treccani a Roma con l'ex premier Enrico Letta, che hanno scatenato le ire del Carroccio. "Giorgio Napolitano ha detto davanti a una platea di giovani che siamo xenofobi. Xenofobia significa paura del diverso, noi non abbiamo paura proprio di nessuno, vogliamo solo difendere la nostra gente, per questo rigettiamo questa infamia", è la reazione dei presidenti dei gruppi parlamentari della Lega Nord, Gian Marco Centinaio e Massimiliano Fedriga, che attaccno: "Abbiamo dato mandato ai nostri legali di valutare come procedere contro l'ex presidente della Repubblica. I soldi che ne ricaveremo li daremo in beneficenza ad associazioni che si occupano di anziani bisognosi".
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