Il ministro della Salute parla di "piano straordinario" mai fatto da altri

"Abbiamo fatto un piano straordinario che mai è stato fatto prima da nessun governo". Così la ministra della Salute Beatrice Lorenzin concludendo un'audizione alla Commissione sanità del Senato, nell'ambito dell'indagine conoscitiva alla garanzia dei principi di universalità, solidarietà ed equità del Servizio sanitario nazionale. Un intervento ampio in cui ha esposto le iniziative volte a contrastare corruzione e sprechi nel settore. "Nessuno in passato – sostiene – ha prodotto sul terreno della lotta alla corruzione e agli sprechi in sanità quanto ha fatto questo governo e più specificatamente il ministero che ho l'onore di dirigere". Ma non è finita perché "su questa strada – ha promesso a nome del governo – continueremo ad operare per fare in modo che il Ssn che, nonostante gli episodi di corruzione e di cattiva gestione, garantisce standard elevatissimi di qualità delle prestazioni agli assistiti, possa assicurare in futuro un servizio ancora più efficace ed efficiente".     

Per raggiungere tale obiettivo – ha chiuso Lorenzin – dobbiamo però lavorare tutti insieme nel senso di una sempre maggior semplificazione normativa e della trasparenza dei dati, utile per verificare sia l'andamento delle attività, che l'allocazione delle risorse, la qualità dei processi e gli esiti in termini di efficienza e efficacia". Sono tre i cardini intorno a cui ruota la lotta alla corruzione in ambito sanitario e sui quali punta il ministero della Salute: la prevenzione del fenomeno corruttivo, la trasparenza nell'organizzazione e nell'attività amministrativa, e i conflitti d'interesse con "la riduzione e la prevenzione" che possono determinarli limitando "l'interferenza della politica nelle scelte gestionali di maggior rilievo". Per realizzare tali obiettivi lo strumento "è senza alcun dubbio il Piano nazionale anticorruzione", nel rispetto del quale "le singole amministrazioni centrali predispongono il piano triennale dei prevenzione".     

Ad aiutare questo percorso ci sarà la figura di un responsabile."Attraverso l'Anac abbiamo fatto prima il piano nazionale di prevenzione, che individua, secondo dei criteri da applicare in ogni singola azienda ospedaliera, un responsabile. Questo perché la corruzione bisogna prevenirla anche", ha commentato Lorenzin a margine dell'audizione. Tutta la procedura è prevista nel 'Protocollo d'Intesa tra Anac e ministero della Salute sulle attività di verifica e controllo', contenuto nella sezione sanità dell'aggiornamento 2015 al PNA. Esso "prevede l'istituzione di di una task force denominata Nucleo operativo di coordinamento (NuOc), composto da rappresentanti del ministero della Salute, dell'Anac e dell'Agenas" che sarà di supporto nel realizzare attività ispettive ("C'è richiesta di ispezioni, ed è sempre più forte". "Per questo ci serve personale preparato per il futuro". "I Nas? No, io penso a tutta una parte tecnica sanitaria di verifica sul rispetto di procedure e protocolli").

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