L'annuncio arriva dopo il voto al Pirellone che ha respinto la mozione di sfiducia nei suoi confronti
"Non solo non mi dimetto, ma ho deciso di ricandidarmi alle prossime elezioni del 2018 per far rivincere il centrodestra in Regione Lombardia". Questo l'annuncio del governatore lombardo, Roberto Maroni, intercettato dai giornalisti al Pirellone, dopo il voto che ha respinto la mozione di sfiducia nei suoi confronti.
La mozione di sfiducia era stata presentata da Pd, Patto civico e M5S al governatore lombardo Roberto Maroni, dopo l'arresto del consigliere leghista (poi sospeso) Fabio Rizzi il 16 febbraio scorso nell'ambito di un'inchiesta su presunte tangenti sugli appalti legati ai servizi odontoiatrici in Lombardia. Alla proclamazione del voto, con 45 no e 31 sì, è scoppiata la protesta del M5S. I consiglieri pentastellati hanno indossato felpe con la scritta 'Fuori dai Maroni' e hanno gridato: "Onestà, onestà". Bagarre in Aula. I consiglieri di maggioranza hanno replicato così: "Fuori, pagliacci".
Il presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, ha sospeso la seduta e ha espulso i grillini. Dopo una breve sospensione, la seduta del Consiglio regionale è ripresa. Ma i pentastellati hanno di nuovo interrotto la seduta dando fiato ai fischietti e facendo il segno del pollice verso. "Il M5S sta calpestando le regole in questo Consiglio regionale", ha detto il presidente Raffaele Cattaneo.
"Forse noi come Lega avremmo fatto molto di peggio. Siamo abituati a queste cose. Le ho fatte anch'io nell'aula del Parlamento. Quindi non mi sono scomposto. Ci sta, per l'amor di Dio", ha commentato Maroni in riferimento alla protesta in aula. Mostrando una felpa alle telecamere, il presidente ha aggiunto: "Poi mi hanno fatto il regalo, una felpa. E' rossonera, non so se l'hanno fatto apposta. Devo solo aggiungere sotto: 'Chi fuori dai Maroni?'. Non c'è scritto. Qualche idea ce l'ho, però la metteremo a frutto nei prossimi giorni, nelle prossime settimane".
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