Declinata la proposta ricevuta di correre per il centrodestra

 Caos nel centrodestra per la scelta del candidato a sindaco di Roma. Un nome, quello di Rita Dalla Chiesa, lanciato e bruciato in meno di 24 ore, due incontri slittati/annullati in meno di mezza giornata. A essere rimandato per primo in questa lunga giornata è stato il vertice Berlusconi-Meloni-Salvini sulle candidature alle amministrative in programma per la serata. E mentre sotto il Duomo arrivava la conferma del sì alla candidatura alle amministrative di Milano di Stefano Parisi per il centrodestra a caccia di un nome per la poltrona di sindaco, all'ombra di Palazzo Grazioli nella capitale  saltava poi anche il previsto faccia a faccia del pomeriggio tra Berlusconi e Dalla Chiesa, indicata come possibile competitor del centrodestra per il Campidoglio, ipotesi quasi subito tramontata perché la conduttrice tv non ha accettato la proposta fatta da Giorgia Meloni di Fdi e appoggiata dall'ex Cav.

"Ringrazio per tutta la stima e per l'affetto, oltre ogni aspettativa, con cui avete accolto in questi giorni la notizia della mia candidatura a sindaco di Roma. Dopo aver pensato a lungo alla possibilità che mi è stata offerta di poter essere portavoce delle richieste dei cittadini di questa città, che amo molto, ho deciso di non accettare", ha dichiarato Rita Dalla Chiesa in merito alla proposta ricevuta di correre per il centrodestra per la guida del Campidoglio, spiegando le ragioni del suo no. "Ho capito – ha  aggiunto – che le mie priorità continuano ad essere la mia famiglia e la mia professione.", ha aggiunto la nota conduttrice volto televisivo legato a tante edizioni del programma 'Forum'.

 

Ieri sera Rita Dalla Chiesa, figlia del generale ucciso dalla mafia, mentre stava ancora valutando la proposta, aveva ammesso: "Sono nel panico, raramente nella mia vita lo sono stata". Prima del no del noto personaggio televisivo, in mattinata era arrivata la notizia che il leader della Lega Matteo Salvini avrebbe disertato l'incontro con Silvio Berlusconi previsto per trovare la quadra sulle candidature del centrodestra alle prossime elezioni amministrative. Da fonti del Carroccio, si è appreso che il leader della Lega "non abbia gradito il modo in cui è gestita la vicenda" sulla ipotesi di candidatura di Rita Dalla Chiesa.. Salvini si sarebbe detto "irritato" non per il nome in sé, ma per la strategia da 'totonomi' utilizzata nella Capitale. "Roma non merita questo balletto, mi siederò al tavolo quando ci sarà l'ultimo e definitivo nome per rilanciare questa città", ha detto stasera Salvini al presidio del Sap, sindacato autonomo di polizia, in piazza Montecitorio.

"Il numero uno della Lega però non ha escluso a questo punto il ricorso alle primarie: "Se non si riesce a trovare il nome" di un candidato a sindaco di Roma "intorno a un tavolo, si facciano primarie per la citta".

"Per risolvere il rebus dei candidati di centrodestra alle prossime elezioni amministrative Fratelli d'Italia ha proposto lo strumento delle primarie. Oggi anche la Lega si dice finalmente disponibile a celebrarle e, in alcune città, esponenti importanti di Forza Italia, penso ad esempio a Bologna, le chiedono a gran voce. A questa punto chiedo a Berlusconi e a Salvini quando vogliamo vederci per stilare insieme le regole per la celebrazione delle primarie in tutte le principali città italiane", ha scritto su facebook la leader di Fdi Giorgia Meloni, dopo la tramontata candidatura di Rita Dalla Chiesa.
Nessun nuovo vertice del centrodestra sul candidato sindaco di Roma previsto per ora. A dirlo è Salvini Salvini: "No, l'unico vertice è questo", è stata la risposta del leader leghista a un giornalista che gli chiedeva se fossero previsti nuovi colloqui sul nome per la poltrona di primo cittadino di Roma, data proprio mentre si trovava  a pochi passi da un gazebo davanti alla Camera assieme ai poliziotti del sindacato che manifestavano contro la "debilitazione del servizio di sicurezza".

"Non faccio nomi, a differenza di altri", ha assicurato Salvini che ha aggiunto: "C'è una abbondanza di nomi. Ci sono già in campo per la corsa a sindaco di Roma Marchini, Storace, non so se c'è ancora Bertolaso, ho letto della Pivetti".

E a proposito del nome di Irene Pivetti, ex presidente della Camera, esponente  del Carroccio, approdata poi anche alla carriera di conduttrice tv, Salvini ha chiarito: "Se ho fatto io il nome di I Pivetti come candidata sindaco a Roma? Me lo hanno fatto. Io non la vedo da 15 anni. Ma mi piace, come ipotesi, vive e lavora a Roma da 15 anni, l'amministrazione l'ha conosciuta, ma è un mio parere personale". Sulla tramontata candidatura di Rita Dalla Chiesa, dal presidio del Sap si è espressa anche Daniela Santanché di Forza Italia: "Il centrodestra deve marciare unito e compatto per vincere. Rita Dalla Chiesa la conosco, è una ottima professionista. Ma non ci si sveglia la mattina e si butta lì una candidatura".

E sul totonomi ai microfoni di Rainews24, la deputata Fi Deborah Bergamini ha detto. "Il nome – ha aggiunto – ci sarà appena ci sarà convergenza, non aspetteremo le primarie qui a Roma.Viaggiamo nella direzione verso una sempre massima compattezza del centrodestra per arrivare a una scelta del candidato migliore che possa governare una realtà complessa come la capitale". "Oggi è stato sciolto il nodo di Milano con una candidatura eccellente, cercheremo di replicare a Roma", ha aggiunto la azzurra. Maurizio Gasparri oggi ha twittato: "Rita Dalla Chiesa, amica e persona seria, rinuncia a una candidatura proposta da altri con troppa foga, mia previsione facile. Serietà per tutti" e "per Roma scelte serie e unitarie per alternativa vincente a sinistra e grillini. Stop pesca delle occasioni. Rita più seria di inventori" e poi ancora "e dai basta scherzi mo' @matteosalvinimi mette in mezzo il nome Pivetti per sindaco Roma, brava persona ma basta invenzioni".
 

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