Fassina si è espresso attraverso una lettera aperta pubblicata dall'Huffington Post
Il candidato sindaco di Roma Stefano Fassina 'detta' dieci condizioni allo sfidante del Pd Roberto Giachetti per partecipare a primarie comuni del centrosinistra nella corsa al Campidoglio e lo fa in una lettera aperta pubblicata dall'Huffington Post.
Fassina raccoglie dunque la sfida di Giachetti, ma lo fa precisando che "è fuori dalla realtà il tentativo di trovare contraddizione tra le scelte della sinistra a Milano e Roma: a Milano, il Pd non ha escluso la sinistra dalla giunta comunale a Luglio scorso; a Milano, il Pd non ha liquidato l'amministrazione di centrosinistra dal notaio grazie alle firme di consiglieri comunali del centrodestra".
"Continuo a essere sostenitore delle primarie – precisa Fassina -. Ma le primarie sono uno strumento utile a scegliere chi meglio interpreta lo stesso programma fondamentale.
Non sono lo strumento per scegliere tra programmi alternativi. La scelta tra programmi alternativi avviene alle elezioni".
Il deputato di Sinistra italiana conclude l'appello al vicepresidente della Camera, dicendo di restare in attesa di una sua risposta. Le dieci 'condizioni' che sono anche proposte di programma vanno dall'elezione diretta della città metropolitana all'investimento delle risorse previste per ospitare i giochi olimpici del 2024 in un programma alternativo per la mobilità sostenibile. Fassina propone di "fermare la speculazione edilizia a Tor di Valle coperta con la foglia di fico dello stadio della Roma" e precisa: "Noi sosteniamo la costruzione dello stadio della Roma, non la speculazione edilizia intorno allo stadio di proprietà di Pallotta". Al posto della costruzione di un'autostrada a pedaggio intrecciata alla Pontina, il candidato sindaco di Roma propone a Giachetti e al Pd di "investire in un'alternativa su ferro per ridurre l'enorme afflusso giornaliero di auto su Roma".
Nei dieci punti compare un patto per l'innovazione e la qualità dei servizi con il personale dell'amministrazione capitolina nel quadro del rinnovo del contratto; l'introduzione in tutti gli appalti della capitale e delle società controllate e in tutti i rapporti di lavoro con le amministrazioni capitoline il requisito del compenso orario minimo per lavoratrici e lavoratori. Fassina chiede che asili nido e scuole materne restino pubblici, la stabilizzazione di insegnanti ed educatrici precari, inoltre propone una modifica del Milleoproroghe per confermare l'eliminazione della Tasi al 90% delle famiglie, lasciarla al top 10% delle abitazioni di maggior valore e "utilizzare 1,5 miliardi recuperati per finanziare investimenti nel trasporto pubblico locale e detrazioni fiscali per gli abbonamenti dei pendolari a treni e autobus". Infine, un intervento sul debito capitolino "accumulato in larga misura dal mitico Modello Roma" e riscrivere la Delibera 88 sulla privatizzazione del patrimonio capitolino per utilizzarlo per iniziative sociali e riscrivere la Delibera Sabella sugli appalti per i servizi sociali perché, spiega Fassina, "tante piccole e qualificate cooperative sociali possano continuare a lavorare con straordinaria professionalità".
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