Roma, 14 dic. (LaPresse) – “Ieri il ministro Boschi ed oggi il sottosegretario alla presidenza con delega ai rapporti con il Parlamento Scalfarotto espongono il Governo nella diatriba politica sulle unioni civili mentre la posizione ufficiale del Governo stesso è sin qui stata di remissione al volere della commissione su ogni argomento, testo base o emendamento che ne fosse contenitore”. Lo dichiara in una nota Maurizio Sacconi (Ap), presidente della Commissione lavoro del Senato. “Attenzione – spiega Sacconi – perché il coinvolgimento del Governo non sarebbe privo di conseguenze. Il ddl Cirinnà è infatti profondamente divisivo perché costruito in funzione di similmatrimoni e della genitorialità omosessuale. E dopo la riunione di sabato dei comitati ‘Difendiamo i nostri figli’, la battaglia parlamentare si salderà con una mobilitazione ancor maggiore rispetto a quella che in pochi giorni riempì piazza San Giovanni”. “Mi chiedo – conclude il senatore – peraltro se sia questo il momento per lacerare la nazione sugli stessi principi che l’hanno fondata. Né alcuno cerchi la scappatoia del voto segreto. Ciascuno dovrà affrontare quei voti a viso aperto”.
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