Roma, 14 dic. (LaPresse) – “Con il passaggio di Pininfarina agli indiani l’ennesimo pezzo pregiato di Italia va all’estero”. Lo afferma il deputato di Sinistra Italiana Stefano Fassina. “La lista è molto più lunga – aggiunge – e solo negli ultimi tempi oltre alla celebre firma del design automobilistico anche Italcementi è passata ai tedeschi e Pirelli ai cinesi. Gli investimenti esteri sono positivi quando allargano la nostra base produttiva per quantità e qualità. Qui, invece, si prendono i pezzi migliori con piani industriali tutti da verificare”.

ITALIA TERRITORIO DI CONQUISTA. “Il nostro Paese – continua Fassina – è ormai territorio di conquista. Secondo un recente studio Eurispes i marchi del ‘made in Italy’ che hanno cambiato bandiera sono più di 430. Una vera e propria emorragia che tocca tutti i settori ma in particolare la moda e il lusso, passando per l’industria, l’agroalimentare e le telecomunicazioni. Il tutto mentre dal governo nemmeno uno straccio di politica industriale. Il ‘modello Wimbledon’ non funziona, l’hanno capito anche oltre Manica”. “La passività e la rassegnazione del Governo è sempre più preoccupante”, conclude Fassina.

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