Milano, 10 nov. (LaPresse) – “Non come cambierà l’Italia da qui al 2040. Non so dirlo. Ma quello che so è dove dovremo essere” e “dopo anni in cui ci hanno detto di essere quelli della rottamazione, senza alcuna visione, mi pare evidente che c’è un disegno organico. L’Italia però non può limitarsi ad essere una fiera, un evento, una singola occasione”. Così Matteo Renzi, nel suo intervento al Piccolo teatro, parlando del futuro delle regioni che hanno ospitato l’Expo. “Il Nord Ovest può svolgere un ruolo strategico a livello mondiale, è nelle mani del governo e dei cittadini, Expo non può essere solo una cartolina, ma uno stimolo, per avere una visione dell’Italia che verrà” ha concluso.
SUL POST EXPO DISPONIBILI. “Noi diamo disponibilità, se richiesti anche per un intervento economico. Ma non metteremo il naso” ha detto Renzi riferendosi al post evento Expo. “Siamo pronti a mettere risorse da venerdì nel Cdm – aggiunge -, pensiamo che quell’area possa ospitare la scintilla della ripartenza. A cominciare dal progetto Italia 2040, declinato su alimentazione e sostenibilità”.
L’obiettivo, spiega Renzi, è creare aree di “accumulazione di conoscenza, come la Silicon Valley“, ma serve sempre una scintilla che fa partire queste aree. “Servono grandi infrastrutture e collaborazione, con un target condiviso: puntare all’eccellenza” spiega Renzi. Un centro globale della genomica, ma anche alla valorizzazione della sostenibilità, così come la scintilla universitaria. Il progetto Italia 2040 può portare fino a 1.600 persone, “è un progetto sinergico alle università” aggiunge. Sono 6 i laboratori previsti dal Governo. “Dobbiamo partire da subito, siamo pronti ad investire per un progetto che sia ‘the best'” prosegue Renzi. “Siamo pronti ad evitare che quest’area diventi l’area del rimpianto” aggiunge.
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