Roma, 17 ott. (LaPresse) – “Nel 2016 il governo italiano vorrebbe usare la flessibilità concessa dalle regole fiscali europee, per esempio la clausola sulle riforme strutturali e quella sugli investimenti“. Così il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, nella lettera inviata al commissario europeo Pierre Moscovici in accompagnamento al documento programmatico di bilancio per il 2016 trasmesso alle istituzioni comunitarie.
LA RICHIESTA DI FLESSIBILITA’. “Nel documento programmatico di bilancio il governo italiano chiede un ulteriore 0.1 per cento di deviazione dal percorso accordato verso l’obiettivo di medio termine per il 2016, sulla base di quanto pianificato e già implementato con le riforme strutturali”, si legge nella missiva. Cambiamenti rilevanti, sono gli esempi riportati da Padoan, sono stati fatti nella legge sulla bancarotta e sulla tassazione di prestiti non-performing delle banche, “con lo scopo di portare nuovo credito all’economia e rafforzare la crescita, soprattutto nel medio termine. Una riforma istituzionale – continua – è stata appena approvata dal Senato”.
LA CLAUSOLA SUGLI INVESTIMENTI. “Il governo italiano – dice ancora Padoan – desidera fare uso della clausola sugli investimenti pubblici, in considerazione dell’ammontare della spesa nazionale sui progetti cofinanziati dall’Unione europea e delle misure considerate nella legge di stabilità per il 2016 con lo scopo di accelerare questi investimenti”.
LA QUESTIONE MIGRANTI. “Voglio richiamare la sua attenzione su come la legge di Stabilità e il patto per la crescita possono provvedere alle spese pubbliche sollecitate dalla crisi dei rifugiati“. E’ quanto si legge nella missiva. “Il nostro documento programmatico di bilancio per il 2016 – continua la lettera – comprende una dettagliata analisi e dati sui rifugiati, e sulle risorse finanziarie necessarie per fare i conti con lo straordinario afflusso di migranti sul territorio italiano”.
“Sono a disposizione per fornire ulteriori dettagli, nel caso servano. Attendo una valutazione dalla Commissione che sia commisurata al problema politico, economico e sociale dei rifugiati in Europa”, conclude Padoan.
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