Roma, 13 ott. (LaPresse) – “Io sono di questo avviso: c’è uno spazio per incardinarla prima della legge di Stabilità. Non si può più rimandare”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi intervenendo a Rtl 102.5. “Siamo l’unico Paese – ha aggiunto – che non ha una legge dedicata. La posizione del Pd è iniziare è iniziare a discutere di queesta legge in aula. Si chiama incardinamento e significa ‘iniziamo a discuterne‘”. “Sul 95% della legge c’è accordo. Stiamo discutendo sulla stepchild adoption, cioè la possibilità di adottare il figlio del partner” ha aggiunto Renzi.
SCHIFANI: CONTRO INCARDINAMENTO .”Il nostro gruppo voterà contro l’incardinamento del ddl sulle unioni civili subito dopo il voto finale sulla riforma costituzionale. Questo non significa che non ci sia tempo per trovare un’intesa. Anche alla luce di quello che ha detto Renzi – che il testo non è blindato – c’è spazio per trovare una soluzione”. Così il capogruppo di Ap Renato Schifani dopo la riunione di gruppo al Senato sulle unioni civili che si è svolta in contemporanea con quella del Pd.
IL DISACCORDO DI ALFANO. “Non siamo d’accordo su tante questioni di merito” aveva spiegato Alfano. “Non siamo nemmeno d’accordo sul tema dei tempi, per noi non è un’emergenza nazionale, loro hanno più fretta”, ha aggiunto. “Gli italiani non sono disponibili ad ammettere che i bambini siano penalizzati. Ogni bambino ha diritto ad avere un papà e una mamma”. Oggi il ministro dell’Interno ai microfoni di RaiNews24 ha risposto alla domanda se l’approvazione delle unioni civili senza il voto del suo partito possa portare a una crisi di Governo: “Il tema dei ricatti di Governo è un tema che non ci appartiene”.
PD: VANNO CALENDARIZZATE. “Le unioni civili vanno calendarizzate prioritariamente perché il distacco con l’Europa sul fronte dei diritti civili non è più sostenibile. Condivido in pieno la proposta del presidente Zanda” aveva invece espresso in una nota il senatore del Pd Andrea Marcucci, firmatario del ddl Cirinnà.
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