Roma, 29 set. (LaPresse) – Il ponte di Messina torna alla ribalta della politica nazionale. Il progetto, come racconta il deputato di AP Garofalo, ha visto l’ok del Governo alla mozione di Dorina Bianchi che chiede di valutare la ripresa nel progetto in ottica ferroviaria, posizione che il deputato commenta positivamente: “L’ok del Governo alla nostra mozione sul progetto del Ponte sullo Stretto è un segnale positivo che si muove nella direzione giusta, ovvero quella di riconsiderare finalmente questa opera infrastrutturale come strategica per il Mezzogiorno. Si tratta di un primo passo ma è certamente un segnale di attenzione importante da parte del Governo verso il Sud ed il suo rilancio”.
Per l’opposizione si tratta, invece di un baratto politico: “Con un colpo di scena degno di un thriller il governo cambia idea e per tenersi buono l’alleato dell’NCD apre alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, anche se ad uso ferroviario. Invece di impegnarsi per finire la Salerno-Reggio Calabria e per ammodernare il sistema viario calabrese, preferisce assecondare il ministro dell’Interno Alfano, e il suo partito l’Ncd, sponsor di questa opera inutile per lo sviluppo del Mezzogiorno. Siamo alla farsa e alla presa in giro degli italiani. Ma Renzi lo sa?”. Lo afferma il capogruppo di Sel a Montecitorio Arturo Scotto. “Solo pochi mesi fa- prosegue l’esponente di Sel- dopo una nostra denuncia l’allora ministro Lupi ci disse che i fondi per il Ponte sullo Stretto non c’erano. Ora il Nuovo Centro Destra e il ministro Alfano per raccattare qualche voto tornano alla carica e il governo gli va dietro. Sinistra Ecologia Libertà è contraria alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina e si opporrà alla costruzione di questa opera assolutamente inutile”. “Per tenere Alfano in vita il governo butta al macero decenni di battaglia per l’ambiente e la legalità”, conclude Scotto.
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