Roma, 29 set. (LaPresse) – Il Consiglio dei Ministri di oggi, durato appena 15 minuti, ha approvato una proroga delle scadenze per far rientrare i capitali attraverso la ‘voluntary disclosure’, il meccanismo che permette di dichiarare fondi nascosti al fisco, pagare le tasse e avere uno sconto sulle sanzioni. Tale proroga era allo studio già alla precedente riunione del governo, venerdì scorso.

Il cdm ha inoltre bloccato la cosiddetta ‘clausola di salvaguardia’ che avrebbe fatto aumentare le accise. Tale clausola sarebbe dovuta scattare automaticamente il 1 ottobre, a causa della bocciatura dell’Unione europea al regime di reverse charge per il pagamento dell’Iva.

PROROGA FINO AL 30 NOVEMBRE. Proroga delle scadenze per far rientrare i capitali: la vecchia scadenza del 30 settembre viene sostituita da una nuova data, il 30 novembre 2015. Si allunga quindi per altri due mesi la finestra in cui sarà possibile la ‘voluntary disclosure’ o ‘collaborazione volontaria’, il meccanismo che permette di dichiarare fondi nascosti al fisco, pagare le tasse e avere uno sconto sulle sanzioni.

Lo conferma in un comunicato palazzo Chigi, illustrando nel dettaglio il decreto legge con ‘Misure urgenti per la finanza pubblica’, approvato oggi dal Consiglio dei Ministri, su proposta del premier Matteo Renzi e del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.

“La proroga, in presenza di un numero molto elevato di richieste di adesione pendenti, risponde all’esigenza di riconoscere più tempo per completare gli adempimenti previsti, tenuto conto delle problematiche di recepimento della necessaria documentazione, anche in ragione del fatto che l’acquisizione richiede il coinvolgimento di soggetti esteri”, si legge nel comunicato. Inoltre, “è previsto anche per coloro che abbiano già presentato l’istanza entro la data di entrata in vigore del presente decreto, la possibilità di produrre i relativi documenti entro il 30 dicembre 2015”.

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